Il 43% delle pmi manifatturiere lombarde immagina una fabbrica con team di lavoro misti composta da uomini e tecnologie intelligenti, ma all'insegna della sostenibilità (su cui il 30% delle imprese ha investito). Allo stesso tempo, per il 61% degli imprenditori, la fabbrica ancora non risulta attraente per i giovani, in quanto sono legati alla visione di un "lavoro faticoso e manuale", poco riconosciuto socialmente (secondo il 46%), ripetitivo, poco creativo e che lascia poco spazio alla realizzazione personale (41%), e persino un luogo tecnologicamente arretrato (30%), rendendo di fatto difficile il reperimento di profili specializzati da parte delle aziende. E' questo lo scenario emerso durante la conferenza di presentazione di Mecspe 2019, fiera del manifatturiero 4.0 promossa da Senaf (Fiere di Parma, dal 28 al 30 marzo), approdata con una tappa speciale alla Milano Digital Week, per fare il punto insieme ai quattro lighthouse Abb Italia, Ansaldo Energia, Hitachi Raily Italy e Tenova/Ori Martin. Secondo l'Osservatorio Mecspe Lombardia, relativo al secondo semestre 2018, otto aziende aziende su dieci credono nella propria trasformazione digitale e il 90% ritiene di avere un livello di conoscenza medio-alto rispetto alle opportunità tecnologiche e digitali sul mercato. Anche nel 2019 si punterà sulle nuove tecnologie abilitanti, continuando nella direzione che vede per lo più già introdotte la sicurezza informatica (77%), la connettività (50%), il cloud computing (37%) e la robotica collaborativa (23%). Inoltre, il 68% delle imprese investirà fino al 10% del proprio fatturato in ricerca e innovazione.(ANSA).