Esaote si trasforma in 'smart factory'

(ANSA) - MILANO, 13 MAR - Un percorso di trasformazione digitale durato 10 mesi che ha portato tutti i dipartimenti dell'azienda ad assumere il modello di 'smart factory'. E' quanto è accaduto in Esaote, la società genovese che affonda le sue radici nel gruppo Ansaldo Genova (Iri-Finmeccanica), oggi nelle mani di un consorzio di investitori cinesi e leader nelle apparecchiature biomedicali. Il processo di trasformazione è avvenuto con il supporto di Capgemini, attraverso soluzioni Sap (sistemi, applicazioni e prodotti nell'elaborazione dati), che hanno permesso di semplificare l'architettura tecnologica di Esaote, consentendo all'azienda di migliorare l'efficienza dei processi produttivi, ridurre i costi del 10% e il time-to-market di circa il 15%. "Con un'architettura It costantemente controllata, performante e ridondata che garantisce la continuità del servizio a tutti gli utenti, possiamo pianificare e monitorare in modo tempestivo la produzione delle nostre apparecchiature, riducendo al contempo i costi di lavorazione e scarto", spiega il Cio di Esaote, Mauro Roncari. Il compito di Capgemini è stato quello di aiutare Esaote "a raggiungere il suo obiettivo, trasformando le sue infrastrutture tecnologiche in una piattaforma globale in ottica Industry 4.0. L'azienda adesso può gestire un processo di produzione ottimizzato, completamente integrato e scalabile lungo un ampio network di fornitori, clienti e servizi di assistenza post vendita", aggiunge Gerardo Ciccone, Head of Manufacturing and Life Science di Capgemini Italia. Capgemini ha fatto leva sul progetto "Fast digital 4 discrete industries", realizzato congiuntamente con il gruppo Sap, per supportare le aziende nella gestione della digital transformation, attraverso l'implementazione di soluzioni innovative legate a Industry 4.0, Industrial Internet of Things, Cloud, Big Data e Smart Automation.(ANSA).