(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Uno dei "maggiori impatti" della quarta rivoluzione industriale sul mercato del lavoro sarà relativo "ai nuovi fabbisogni di competenze e quindi alla preparazione dei lavoratori". Tra nuove sfide e la difesa di 'vecchi' e nuovi diritti, che vanno dal diritto alla formazione al diritto alla disconnessione. E' questo, in sintesi, il quadro che traccia il Rapporto conclusivo dell'indagine conoscitiva svolta dalla commissione Lavoro del Senato su "L'impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale", presentata dal presidente della commissione Maurizio Sacconi.
Il Rapporto è stato approvato "all'unanimità, con alcuni limitati e motivati dissensi", come ha sottolineato Sacconi. Tra le sfide quella di costruire un nuovo modello di mercato del lavoro "inclusivo, perché potenzialmente in grado di offrire una opportunità a tutti", che mette al centro la persona. E anche la domanda, attraverso strumenti che vanno dalle borse di studio e prestiti d'onore per i giovani, alla deducibilità delle spese per gli autonomi, al credito di imposta per la formazione aziendale, all'assegno di ricollocazione per i disoccupati e i fondi interprofessionali. Essenziale, quindi, sottolinea inoltre il documento della commissione, una "Rete nazionale dei servizi pubblici" per l'occupabilità. Insieme ad un "Piano nazionale di alfabetizzazione digitale".
Tra gli altri punti, si guarda ad un assetto sintetizzato in "meno legge, più contratto", lasciando ai contratti i temi che vanno dalla produttività alla formazione continua. Il Rapporto, dedicato alle vittime del terrorismo per causa del lavoro, "vuole avere, innanzitutto - viene sottolineato -, la forza della condivisione politica in un tempo di contrapposizioni radicali, e alla vigilia di una consultazione elettorale, su un tema così decisivo come il lavoro".(ANSA).