G7 cultura, nasce dichiarazione Firenze

Franceschini, Paesi devono impegnarsi in tutela

Redazione ANSA FIRENZE

I ministri della Cultura dei Paesi del G7 hanno firmato un documento, la "dichiarazione di Firenze". Appello agli Stati per un forte contrasto al saccheggio e il traffico di beni culturali, forte preoccupazione per la distruzione di siti di grandissima importanza storico culturale, impegno comune per la tutela del patrimonio nel mondo.

Il G7 della cultura di Firenze, il primo nella storia, ha messo a fuoco le grandi sfide che la comunita' internazionale dovra' affrontare nei prossimi anni, sfide che intrecciano tutela e lotta al finanziamento del terrorismo, alle emergenze provocate dalle calamita' naturali. Annunciando la firma da parte dei ministri del G7 della 'dichiarazione di Firenze', il ministro italiano dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha sottolineato che il risultato dell'incontro di oggi "segna una svolta nella scelta della comunita' internazionale di occuparsi anche di cultura e di patrimonio". "Il documento finale - ha spiegato - impegna su una serie di temi, il primo dei quali e' il patrimonio culturale nel mondo minacciato dal terrorismo e dalle grandi calamita' naturali; quindi c'e' il sostegno all'iniziativa dei caschi blu, delle task force nazionali e anche sull'utilizzo della cultura come strumento di dialogo fra i popoli". Il ministro alla cultura per la Francia, Audrey Azoulay, ha posto l'accento sulla necessita' "che i paesi partecipino tutti insieme alle azioni di protezione, sotto la guida dell'Unesco".

"Non dobbiamo cedere all'opera di distruzione, che vuole cancellare la nostra memoria - ha aggiunto - per questo gli strumenti di lotta contro i traffici illeciti di beni culturali verranno rafforzati". Appello all'unita' al quale si e' associata Karen Bradley, segretario di Stato per la cultura della Gran Bretagna che, nel contempo, ha voluto dire "grazie a tutti gli amici del G7 per loro solidarieta' sull'attacco terroristico a Westminster: questi attentati sono un campanello d'allarme - ha osservato - che ci ricorda con cosa stiamo lottando e dobbiamo continuare a lottare. Anche per questo e' importante restare uniti e non inerti". Il Commissario europeo al settore, Tibor Navracsics, ha annunciato che "Ue e' impegnata per fermare saccheggio e furti di beni culturali nei teatri di guerra e il loro commercio. Per questo stiamo preparando una legislazione per impedire l'afflusso di beni acquisiti illecitamente". "Il traffico illecito di oggetti d'arte ha aiutato l'Isis - ha detto il sottosegretario agli affari pubblici degli Usa, Bruce Wharton - a finanziare le sue operazioni e la diffusione di droghe: in collaborazione con i partner del G7 e la comunita' internazionale gli Usa auspicano che contro tutto questo possa essere fatto di piu'". Nella 'dichiarazione di Firenze' i ministri hanno ribadito la loro convinzione che il patrimonio culturale "contribuisce a preservare l'identita' e la memoria dei popoli e favorisce il dialogo e lo scambio interculturale tra tutte le Nazioni, alimentando la tolleranza, la mutua comprensione, il riconoscimento e il rispetto delle diversita'". Grande attenzione e tensione, nel documento fiorentino, al saccheggio e al traffico dei beni culturali su cui i ministri si sono rivolti con un appello a tutti gli Stati "affinche' adottino misure robuste ed efficaci" per contrastarlo. La prima giornata del G7 si e' chiusa nel Salone de' Cinquecento, a Palazzo Vecchio, alla presenza del premier Paolo Gentiloni e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, con un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. </

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