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Raffaello e tournée Scala, a Mosca è 'settembre italiano'

I due eventi 'blockbuster' al centro di un mese tutto tricolore

Di Mattia Bernardo Bagnoli MOSCA

  MOSCA  - Sua maestà Raffaello. Ma anche - e non è poco - una grande tournée della Scala al teatro Boloshoi, tempio russo della musica e della danza, una mostra di Giovanni Battista Piranesi nonché due appuntamenti più 'pop' dedicati alla pittura e alla fotografia contemporanea, con Pino Pinelli, massimo esponente della corrente Nuova Pittura Analitica, e gli scatti di Angelo Frontoni, in omaggio al cinema italiano. E' il 'settembre italiano' a Mosca, un ricco calendario di eventi pensato per aprire la stagione culturale e soddisfare la voglia di tricolore del pubblico moscovita.
    Ad aprire (10-16 settembre) è la Scala, che si presenta nella capitale russa con un programma verdiano: 3 messe in scena dell'opera Simon Boccanegra, con la direzione del maestro Myung-Whun Chung, 2 esecuzioni della Messa da Requiem e 1 concerto sinfonico, con la direzione del Maestro Riccardo Chailly. Quindi è la volta di Raffaello (12 settembre-11 dicembre) con la mostra "La Poesia del Volto" organizzata presso il museo Puškin, su iniziativa dell'Ambasciata d'Italia a Mosca e grazie alla sponsorizzazione della Rosneft. Undici opere (otto dipinti e tre disegni) assicurate - tanto per dare un'idea della qualità dei prestiti - per un controvalore di 430 milioni di euro. Infine (19 settembre-13 novembre) l'esibizione "Piranesi: Prima e dopo" sempre presso il museo Puškin. Si tratta di un'esposizione di primissimo livello che presenterà oltre 100 incisioni dalle maggiori raccolte piranesiane frutto di un lavoro di quasi due anni, con il coinvolgimento dell'Istituto Italiano di Cultura, del Museo di Architettura Schusev, dell'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, della Regione Veneto e della Fondazione Cini di Venezia. Il legame con la Russia d'altra parte è forte visto che, come già Palladio, anche Piranesi seppe divenire un modello e venne rielaborato con talento e originalità dagli architetti russi. "Probabilmente - ha detto l'ambasciatore Cesare Ragaglini - non c'è nessun paese che conosce l'Italia come la Russia ed è una collaborazione culturale che si inserisce nel quadro di rapporti fecondi fra i due paesi ma che maggiormente può accrescere la cooperazione perché colpisce più di altre l'interesse del pubblico, dei cittadini russi". E dunque benissimo le glorie (uniche) del passato, ma attenzione anche alle esperienze di valore delle epoche più recenti. Ecco allora 9 delle opere più emblematiche di Pinelli esposte al Multimedia Art Museum (21 settembre-23 ottobre) nell'ambito della mostra "Materia.Frammento.Ombra" e "Viva l'Italia! Il Cinema Made in Italy visto dall'obiettivo di Angelo Frontoni" al Centro Espositivo del Maneggio (2-8 ottobre). Il progetto, realizzato con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, è un omaggio al cinema italiano, ai suoi divi e ai suoi film più celebri. Che in Russia restano amatissimi.
   

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