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A un mese dal terremoto ancora recuperi d'arte

125 opere messe in salvo. Franceschini, "un grande lavoro"

Redazione ANSA AMATRICE

   AMATRICE  - Una splendida pala d'altare di Luigi Cherubini con la Madonna, S.Clemente e S.Antonio da Padova, un S.Giuseppe da Leonessa del XVIII secolo, il bambinello di un presepe di fine '800. E poi reliquari, tabernacoli, arredi liturgici, persino un'intera via crucis in terracotta e legno. A un mese dal terremoto che ha squassato l'Italia centrale, prosegue senza interruzioni l'attività di recupero del patrimonio d'arte seppellito dalle macerie. E molti nuovi interventi si sono aggiunti dopo le scosse di assestamento degli ultimi giorni. L'ultimo a Retrosi, piccola frazione di Amatrice, dove sono state portate in salvo 125 opere. Tra queste una Madonna lignea del XX secolo che veniva portata in processione nelle feste religiose. Un recupero "condotto con grande professionalità, esperienza, capacità dai tecnici del ministero", commenta il ministro Franceschini. Che ringrazia il personale dei vigili del fuoco, della protezione civile e del comando tutela patrimonio culturale "per la preziosa collaborazione"

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