L'Albero della Vita,icona del Padiglione

La struttura più alta del sito pronta a mettere la chioma

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 1 MAR - Se l'idea di base del Padiglione Italia è quella di un vivaio, di prodotti ma anche e soprattutto di talenti, il suo simbolo non poteva che essere un albero. E' stato chiamato Albero Della Vita. Lo ha ideato Marco Balich, "perché - spiega - l'albero è presente in tutte le culture, dalla Bibbia ad Avatar". La struttura è la più alta di tutta Expo: 35 metri. Sorgerà al centro della Lake Arena, uno specchio di 90 metri di diametro dotato di fontane per i giochi d'acqua e contornato da tre ordini di gradinate che possono ospitare tremila spettatori.

Con una chioma larga 45 metri, realizzato in alluminio, acciaio e vetro, sarà contornato da un'ulteriore struttura che riproduce in versione 3D il pavimento ideato da Michelangelo per piazza del Campidoglio a Roma. Ad adornare il tutto, un giardino di piante che corre lungo il tronco e sulla cima. Questa struttura prenderà vita grazie a una serie di effetti speciali: led, sistemi ad acqua nebulizzata per creare un effetto pioggia, ventagli che si aprono come fiori, palloni che si gonfiano, fari a testa rotante, fumogeni. E quattro torri costruite per diffondere il suono.



Per costruire l'Albero sono scesi in campo diversi partner e sponsor. Coldiretti ha pagato 2 milioni di euro per la progettazione del concept e la gestione artistica dell'opera alla Balich Worldwide Show. Un passaggio su cui il presidente dell'Antitrust Raffaele Cantone ha chiesto chiarimenti. Il vaglio dell'Anac ha preso in esame i vari aspetti della realizzazione dell'Albero, fino alla gara (da quasi 4 milioni di euro) per gli effetti speciali, aggiudicata a fine gennaio.

Per i ritardi si è rischiato di dover rinunciare all'icona del Padiglione Italia. Ma ora la struttura è ormai quasi del tutto montata. La chioma sarà installata all'inizio di questa settimana, con una manovra mai tentata prima si eviterà di usare gru gigantesche. Già inserita sul 'tronco', sarà issata con un sistema di argani e carrucole facendola scivolare lungo la struttura in acciaio. Poi andranno completate la scala interna e i vari pianerottoli dove passerà chi deve fare la manutenzione. Il consorzio Orgoglio Brescia - che si è incaricato dei lavori - adesso cerca sponsor (è in trattative per una ventina) per coprire in questo modo e con il merchandising la metà dei 3 milioni di euro che costa la costruzione.

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