Radici bresciane per l'Albero della Vita

"Una sfida ma ne valeva la pena nonostante la burocrazia"

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 1 MAR - L'Albero della vita è nato a Brescia. Sono state diciotto aziende bresciane a realizzarlo, dando vita a un consorzio, denominato per l'occasione "Orgoglio Brescia". Un'opera difficile sul piano realizzativo, tutta in legno e acciaio, che sono stati lavorati nelle aziende bresciane del consorzio 'Orgoglio Brescia'. Costo dell'opera, 3 milioni di euro. Che verrà donata a Padiglione Italia. "Abbiamo pensato di farlo dopo aver parlato con Diana Bracco e Marco Balich - spiega il portavoce del consorzio, Giancarlo Turati, presidente della Piccola industria di Confindustria Brescia -. Realizzare l'opera per noi significa presentarci al mondo come realtà industriale importante e unita. Nonostante la burocrazia, ce l'abbiamo fatta". 'Orgoglio Brescia' ha costituito un tavolo tecnico, 8 ingegneri per coordinare circa 300 lavoratori. L'Albero è stato realizzato in legno lamellare di Larice, chioma proveniente dal lago d'Iseo, fusto in acciaio proveniente dalle acciaierie attorno alla città.



"Una faticaccia, ma ne valeva la pena - sottolinea Turati - è stata un'esperienza incredibile. Adesso aziende che non si parlavano iniziano a pensare progetti insieme. E dal punto di vista finanziario contiamo di rientrare. Anche sfruttando il logo dell'Albero, anche se non abbiamo ancora il via libera di Expo e Padiglione Italia. Ma non mi sorprende, se pensiamo che per l'autorizzazione dell'opera, nonostante fosse gratis, il contratto ha dovuto essere rivisto 37 volte per avere il via libera". (ANSA).

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