DIRETTA MONDIALI

Risultato Finale
Germania 1
0 Argentina
Papa, sport favorisca cultura dell'incontro (foto: ANSA)

Mondiali: derby dei due Papi, 'sport favorisca incontro'

Roma.Tweet Francesco. Preti tedeschi e argentini pronti per la finale

Saranno pure superiori alle partite di calcio i Papi, investiti come sono di ben più alte missioni, come la guida della Chiesa universale e la cura delle anime, ma alla vigilia della superfinale Germania-Argentina, praticamente un derby tra Francesco e Benedetto XVI, sono in molti in Vaticano a scommettere che domani sera, alle 21, nella residenza low profile di Casa Santa Marta, dove vive Bergoglio, uno dei due vecchi televisori si accenderà mostrando le luci del Maracanà. Di certo, a quasi 24 ore dalla partita decisiva che si disputerà in quel Brasile che a Bergoglio ha "rubato" il cuore dopo la visita dell'estate scorsa per la Gmg, la febbre da mondiali impazza anche oltre le Mura leonine. A Francesco il calcio piace, fin da piccolo è stato tifoso del San Lorenzo de Almagro, club rossoblu di Buenos Aires e non solo all'avvio del Mondiale ha registrato un videomessaggio esortando lo sport a farsi veicolo di fraternità ma anche questa mattina, alla vigilia della finale, su Twitter ha auspicato che il campionato mondiale incentivi quella "cultura dell'incontro" che Bergoglio promuove ad ogni occasione.

Più defilato è certamente Ratzinger che nell'"eremo" vaticano del Mater ecclesiae conduce una vita pressoché da monaco e per il calcio non hai mai mostrato particolari passioni. Ma a tifare la sua Germania, davanti alla tv dell'ex monastero di suore, ci sarà il suo connazionale, il fidato segretario, oltre che prefetto della Casa pontificia, mons. Georg Gaenswein. Supporter della sua Germania, oltre le mura leonine, è anche il cardinale Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che sarà sintonizzato sulla finale, chissà se pure con birra e wurstel, cibo e bevande tipici bavaresi che offrì a febbraio a margine del Concistoro che gli ha dato la berretta. Sacerdoti e prelati di curia tedeschi saranno poi accolti dall'ambasciata di Germania presso la Santa Sede che ha organizzato nei suoi saloni il "quartier generale" del tifo vatican-tedesco. Per contro, i preti argentini che lavorano Oltretevere si riuniranno al collegio argentino e potranno contare, oltre che in cuor loro nel Papa "regnante", anche su un altro tifoso di peso, il cardinale argentino Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e amico personale di Bergoglio. "Sì, certo, vedrò la partita - dice il card. Sandri all'ANSA - anche se qui, in casa, da solo e fino all'ora che resisto. Non dobbiamo dimenticare - aggiunge - che se il calcio si realizza in quel grande spettacolo che dev'essere, diviene un inno alla fraternità, un potente messaggio di valori che uniscono".

Per questo il capo delle chiese orientali auspica che anche la finale "si trasformi in un momento unificante a livello mondiale che non ci faccia dimenticare altre situazioni che dovrebbero vederci più uniti, penso fra tutte, a quello che sta avvenendo in Medio Oriente". Al Medio Oriente ha pensato anche il pontificio consiglio della Cultura, guidato dal cardinale Gianfranco Ravasi e da dove il sottosegretario con delega allo sport, mons. Melchor Sanchez de Toca y Alameda ha lanciato con un hashtag su Twitter l'iniziativa #Pauseforpeace per chiedere un momento di silenzio durante la finale per la pace in Medio Oriente. Appassionati di calcio sono comunque anche gli italiani di curia.

Non si perderanno la finale l'ex segretario di stato, il cardinale Tarcisio Bertone, né l'attuale sostituto alla segreteria di stato, il sardo mons. Angelo Becciu ma è quasi impossibile strappare loro una battuta su quale delle due nazionali sosterranno: con due Papi nel "recinto" di Pietro non è il caso di sbilanciarsi. Altro appuntamento per gli italiani amanti della sfida mondiale è collegio lombardo, dove i preti già si felicitano che "almeno l'arbitro sarà italiano". Si lasciano sfuggire, invece, un commento pro-Argentina le guardie svizzere che si sono organizzate per vedere la finale con tanto di maxi-schermo. Francesco prima di Argentina-Svizzera, incontrando uno di loro, aveva scherzato: "Stasera sarà guerra". Poi gli albiceleste hanno eliminato la nazionale europea. Ma gli "svizzeri" non se la sono presa e dal centralino vaticano assicurano che la "batosta" inflitta dall'Argentina non influirà sul loro tifo. "E' pur sempre la nazionale del nostro Papa - spiegano, ma - aggiungono subito - c'è anche Ratzinger! Per cui vinca il migliore, di sicuro non ce la perdiamo".

Ad Isernia, sabato scorso, papa Bergoglio incontrando dei preti colombiani al momento del pranzo non ha mancato di ironizzare sulla sconfitta della Colombia da parte del Brasile porgendo le sue "condoglianze". L'anno scorso, invece, diede un occhio all'amichevole Italia-Argentina disputata il 14 agosto a Roma in suo onore. Il giorno prima aveva ricevuto le due nazionali in Vaticano, esortò i calciatori ad essere "uomini" prima che "campioni". Poi, al momento dei saluti, indicando gli argentini che gli si avvicinavano disordinatamente mentre gli italiani avanzavano composti in fila per uno rivelò con una battuta: "In Vaticano mi dicono che sono indisciplinato, ma adesso capite da che popolo vengo"

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