"Non ci dobbiamo accontentare". Così il presidente Napolitano ha risposto oggi a Roma a chi gli faceva osservare che l'Italia potrebbe arrivare "tra le prime" squadre che partecipano al Mondiale del Brasile. "Tra le prime 4, le prime 2....non ci dobbiamo accontentare", ha aggiunto parlando nella cerimonia al Foro Italico in occasione dei 100 anni del Coni

Pur se l'Italia è "particolarmente vaccinata contro l'irruzione nello sport della retorica, del nazionalismo e delle strumentalizzazioni politiche" bisogna sempre "guardarsi da queste deviazioni". Ciò non vuol dire che "l'orgoglio nazionale debba esprimersi senza esitazioni". Il presidente Napolitano ha insistito sul fatto che bisogna "guardarsi dalle strumentalizzazioni politiche di qualsiasi partito". E ha ricordato anche che il Coni, forte dei suoi 100 anni, "conobbe anche il partito unico", riferendosi al ventennio fascista. "Ciò non significa - ha detto ancora il presidente della Repubblica - che non dobbiamo sollecitare sempre il massimo dell'attenzione al mondo dello sport". Giorgio Napolitano ha spiegato che nel Coni "si riconoscono i nostri atleti e campioni, di tempi recenti e meno recenti, ma il Coni appartiene però a tutti gli italiani, è una istituzione della Nazione e della Repubblica". Infine c'è stato spazio anche per una battuta del capo dello Stato: "E' da tempo - ha detto riferendosi all'anniversario del Coni - che sto frequentando parecchi centenari; addirittura giovedì scorso un bicentenario, quello dell'Arma dei carabinieri".