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Risultato Finale
Germania 1
0 Argentina

Numeri di un'Italia che insegue

Presentato volume di Uva, Teotino e Donna, 'servono riforme'

Redazione ANSA ROMA

La Germania è un punto di riferimento, mentre l'Italia insegue anche nello spread del pallone. Negli ultimi anni, infatti, il differenziale tra la Serie A e la Bundesliga è costantemente peggiorato: dal -172 del 2007-2008 al -270 del 2011-2012. Migliore soltanto della francese Ligue 1 (-290) ma superiore alla Premier League inglese (-174) e alla Liga spagnola (-146). La nostra Lega, infatti, è cresciuta (+2.5% nel triennio 2009-2012) ma non abbastanza: il massimo campionato inglese tocca un +17.7%, quello tedesco +12.5%, quello spagnolo +8.8%, il francese +6%. Sono alcuni dei numeri raccolti nel libro 'Il calcio conta - annuario di infografiche nel pallone' scritto da Michele Uva, ex responsabile del Centro Studi della Figc e oggi dg della Coni Servizi, il giornalista Gianfranco Teotino e Niccolo' Donna (ed. Bur-Rizzoli, Rai Eri, pp. 127, 22 euro, con prefazione del direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti).

Il volume composto da 42 tavole sviluppate da Gianni Sinni è stato presentato stamane al Foro Italico. ''E' nato da un'intuizione di Rai-Eri, un'idea vincente - spiega Uva -: fare un testo con un nuovo modello di comunicazione. Le tavole mettono insieme centinaia di numeri e tabelle. Numeri che non ci portano ad essere allegri, ma ci danno l'opportunità per crescere. C'è speranza e ci sono grandi opportunità''. ''Bisogna cercare di dare valori ai dati - aggiunge Donna -, il settore economico è aumentato da 500 milioni a a 1.5 miliardi di euro in 15 anni. Allo stesso tempo, però, c'è stata una sottovalutazione degli investimenti a lungo termine che ha portato a una crisi nei confronti di campionati esteri. Il calcio ha comunque una solida base per cercare di colmare questo gap''.

Servirà riformare il pallone nostrano. ''Una Federcalcio matrigna, da noi finanziata, e i connubi tra Lega e Figc, ci hanno portato a un calcio figlio di un dio minore a livello europeo'', denuncia il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. ''Bisogna uscire da un atteggiamento farisaico e avere il coraggio di fare scelte: su infrastrutture, compatibilità del numero squadre, una riforma dei campionati tenendo conto dell'auto consistenza e delle qualità delle squadre - suggerisce il patron della Lazio, Claudio Lotito -. Oggi abbiamo campionati ridicoli, la mia proposta è di portare a 18 squadre la Serie A, la Serie B a 18 e a 18 anche la Lega Pro, divisa in due gironi. Questo consentirebbe al sistema di ripartire''. Secondo Teotino, infatti, ''questi dati purtroppo hanno ripercussioni sui risultati calcistici''. ''Atletico Madrid e Borussia Dortmund - rileva l'autore -, finaliste delle ultime due edizioni di Champions League, sono splendide eccezioni, ma alla fine nel calcio chi ha piu' soldi vince''.(ANSA).
   

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