Il piano volto a stroncare il razzismo nel calcio, ma anche l'affidamento al Brasile del Mondiale femminile 2027 e la scelta di approfondire la richiesta palestinese di sospendere Israele.
Decisioni 'storiche', le definisce la stessa Fifa, quelle prese dal 74/o Congresso mondiale di Bangkok, il primo svoltosi nel Sud Est asiatico, della federazione internazionale.
A dominare la scena è il progetto contro il razzismo, che secondo il piano annunciato ieri verrà adottato da utte le federazioni affiliate ed basato su cinque punti principali: regole e sanzioni, azione in campo, accuse penali, educazione e voce ai giocatori.
L'assemblea ha messo nero su bianco che il razzismo diventerà un reato specifico nel codice disciplinare dello sport, con sanzioni severe, inclusa la sconfitta a tavolino. "Se è un problema della società e la società non può affrontarlo, affrontiamolo nel calcio una volta per tutte", ha detto ai delegati il presidente, Gianni Infantino, ai delegati. Al Congresso è stato anche mostrato un video in cui alcuni giocatori eseguono il gesto delle braccia incrociate, quello proposto a livello globale per segnalare incidenti razzisti durante le partite.
Per elaborare una strategia per la lotta al razzismo, ha spiegato Infantino, sono stati contattati giocatori di tutto il mondo per sollecitare le loro opinioni, consigli ed esperienze. Il Congresso, assegnando il Mondiale 2027 al Brasile con 119 voti a favore, ha premiato per la prima volta il Sudamerica, mentre la candidatura congiunta di Belgio, Olanda e Germania si è fermata a 78.
"E' una vittoria per il calcio femminile, in Sud America e in tutto il mondo", ha affermato Ednaldo Rodrigues, presidente della Federcalcio brasiliana. In apertura dei lavori, la Federcalcio palestinese ha chiesto la sospensione di Israele, che l'ha definita un "tentativo cinico" di "danneggiare il calcio israeliano". Si è deciso di sollecitare una relazione indipendente prima della prossima seduta d'emergenza del Consiglio. "La Palestina è un membro a pieno titolo della Fifa, con esattamente gli stessi diritti e esattamente gli stessi obblighi di qualsiasi altro paese", ha affermato Infantino.
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