/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

==Brancaccio (Ance), 'governo ha messo banche contro le imprese'

==Brancaccio (Ance), 'governo ha messo banche contro le imprese'

'Retroattività danno enorme, per questo daremo battaglia'

ROMA, 16 maggio 2024, 09:40

Redazione ANSA

ANSACheck

"Per quattro anni siamo andati di pari passo, ora il governo è riuscito a mettere le banche contro le imprese. Da un anno e mezzo chiediamo un confronto che non c'è mai stato". Così alla Stampa la presidente dell'Ance Federica Brancaccio. "Siamo arrivati al 32esimo provvedimento correttivo senza essere mai stati ascoltati - aggiunge la leader dei costruttori edili - Capiamo e comprendiamo l'esigenza di salvaguardare i conti del Paese, ma critichiamo il metodo. Viene meno il legittimo affidamento nei confronti dello Stato".
    Brancaccio fa riferimento alla retroattività: "È una questione di metodo, ma ancor di più di principio. Così come il governo non è arretrato dalle proprie posizioni, neppure noi possiamo fare un passo indietro". A Giorgetti "avrei suggerito di intervenire fermando subito la misura - dice ancora - ma lasciando andare avanti i contratti in corso. E poi si sarebbe potuto studiare l'intervento delle partecipate. Se avessero comprato loro i crediti, il rosso per il Tesoro sarebbe stato decisamente inferiore e si sarebbe salvaguardata la liquidità per l'intero sistema".
    "Il rischio di contenziosi è alto - spiega - Chi non ha capienza sufficiente per assorbire i crediti potrà chiedere di sciogliere il contratto. Per questo stiamo facendo una battaglia. Gli istituti di credito hanno una via d'uscita che noi non abbiamo - prosegue - Noi abbiamo siglato contratti con condomini che ci hanno regolarmente pagato con la cessione del credito. A nostra volta abbiamo chiuso degli accordi con una banca che ci fornisce liquidità grazie a quel credito. Adesso, però, la banca può chiudere sciogliendo il contratto perché non è più in grado di onorarlo nel nuovo contesto normativo.
    Noi, questa cosa non possiamo farla perché siamo già stati pagati dai condomini. È un danno enorme".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza