Il ragazzo di 17 anni, tunisino,
rintracciato ieri a Bologna per l'omicidio di un connazionale
non ancora 21enne, accoltellato la sera prima al Parco della
Montagnola, è stato fermato, su disposizione del Pm per i
minorenni, grazie ad un intervento della Polizia Ferroviaria e
dell'Esercito, con una pattuglia mista presente in stazione per
l'operazione 'Strade Sicure'. Lo hanno sottolineato in
conferenza stampa il questore di Bologna Antonio Sbordone,
insieme alla dirigente della Polfer Emilia-Romagna Annarita
Santantonio e al comandante regionale dell'Esercito, Francesco
Randacio.
Il giovane è stato riconosciuto e individuato in piazza
Medaglie d'oro, davanti alla stazione centrale. Si tratta di un
ragazzo in Italia da alcuni anni, con diversi precedenti, ospite
di una comunità in quanto stava scontando una pena per reati
commessi in passato, nonostante la giovane età.
Per il questore Sbordone, l'operazione congiunta "è la strada
giusta, i militari dell'Esercito danno un grande contributo e
questo deve spingerci a fare ancora meglio". "Prima che militari
siamo cittadini italiani - ha detto il colonnello Randacio - e
dobbiamo essere attivi per fornire sicurezza, a maggior ragione
quando svolgiamo questo tipo di operazioni. Siamo contentissimi
di fare la nostra parte".
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