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Italiano ucciso in Brasile, ricorso a Commissione Interamericana

Italiano ucciso in Brasile, ricorso a Commissione Interamericana

Avvocato: "L'indagato dovrebbe stare in carcere"

CASALE MONFERRATO, 17 maggio 2024, 09:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un ricorso alla Commissione Interamericana per i diritti umani a Washington è stato depositato per chiedere il carcere per il presunto omicida, in Brasile, di Fabio Campagnola, imprenditore 52enne di Casale Monferrato (Alessandria), ucciso il 3 gennaio 2023 davanti alla propria gelateria a Praia do Frances, a Marechal Deodoro, Alagoas. José Pereira da Costa, poliziotto in pensione, accusato della brutale esecuzione al termine di una lite, si trova a piede libero, come fa sapere in un comunicato l'avvocato Claudio Falleti, legale della famiglia della vittima.
    "I tribunali non hanno mai accolto le richieste di modifica della misura cautelare. Il Pereira da Costa - rimarca Falleti - dovrebbe stare in carcere e non passeggiare tranquillo per la città".
    Una collaborazione Alessandria-Madrid, con la collega spagnola Griselda Herrera Lopez, ha portato ora al deposito del ricorso alla Commissione Interamericana per i diritti umani a Washington per chiedere una misura cautelare urgente contro lo Stato brasiliano, "affinché si adoperi presso il ministero di Giustizia per l'applicazione della misura della custodia in carcere per il da Costa, in quanto la famiglia Campagnola vive costantemente a rischio in Brasile".
    Il ricorso è in fase istruttoria, nei prossimi giorni si saprà in merito all'accoglimento della richiesta di misura. "Non si può restare impuniti. Anche se da lontano, ma con strumenti internazionali - assicura Falleti - siamo vicini alla famiglia di Fabio, pronti, se necessario, ad andare a Washington".
   
   

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