Mengoni: 'Piu' talent nel mio tour che in tv'
Dopo l'anteprima a Milano, martedi' a Roma con 'Solo tour'
28 novembre, 11:38
di Elisabetta Malvagna
ROMA - E' sicuramente il testimonial più credibile dei talent show: Marco Mengoni è stato ospite di Star Academy, ma non sa se andrà a X Factor, che dopo la vittoria nel 2009 l'ha lanciato sulla scena musicale italiana. Ma, a tre anni di distanza, Marco, che ha trionfalmente aperto il 'Solo Tour' con un'anteprima al Mediolanum di Assago, è deluso: "I talent hanno perso un po' di brillantezza - dice all'ANSA durante il viaggio tra Milano e Roma -. Ora c'é più attenzione allo spettacolo che al talento.
Mi dispiace un po', è una delle poche cose rimaste per fare uscire qualcuno. C'é più talent nel mio tour che in tv", aggiunge orgoglioso del fatto che tutto lo staff e la crew del suo tour è composta da giovanissimi e non da navigati professionisti. "E' uno show fatto da giovani, per i giovani e con i giovani. La costumista è appena uscita dall'Accademia di Roma, i ballerini escono ora dall'Eschilo e dallo Ials, sono passati direttamente dalla lezione al tour. Anche i ragazzi delle grafiche sono giovanissimi. I professionisti sicuramente ti danno un prodotto più pulito, con meno errori, ma con loro sali sul palco con un'altra carica, sono tutti emozionatissimi. Ci abbiamo messo tanta volontà. C'é gente che ha lavorato giorno e notte anche gratis per fare una cosa bella".
Alla sua costumista Marco però dovrebbe dire di rafforzare il cavallo dei pantaloni: gli si è strappato in uno dei momenti topici dello show: "Incredibile, corri de qua e corri de là, fai lo showman, l'attore, il cantante e il ballerino e poi... ecco uno sgarro nei pantaloni durante il pezzo più tragico, nell'unplugged di 'Dove si vola'. A un tratto ho visto che nelle prime file si vociferava . Ho pensato 'no, stai a guarda'. Avevo pure messo delle mutande bianche. S'é montata tutta una scenetta , abbiamo messo dei pezzi de scotch proprio lì. mi era successo di tutto, anche il palco andato a fuoco, ma questo mai".
E il rinforzino ai pantaloni? "Ci pensa mia madre e un'amica sua, vengono in tour gratis per dare una mano.", assicura. L'anteprima di ieri sarà difficile da dimenticare, non solo per questo piccolo incidente: "Assago mi mancava, è un bel traguardo - dice Marco, che nonostante tutti i successi ottenuti è rimasto con i piedi ben piantati per terra - .Non mi aspettavo tutta quella gente. Sono arrivato il giorno prima e non ho voluto vedere il Mediolanum, neanche vuoto. La sera del concerto il mio team mi ha detto 'non te preoccupa', anche se vedi dei grandi buchi, magari non ci sono tante persone ma sono quelli giustì. Sono uscito ed era tutto strapieno. Mi sono inginocchiato per l'emozione, non riuscivo a crederci. Non mi ritengo modesto, ma realista". Martedì bis a Roma, al Palalottomatica, che "conosco molto bene. Vediamo Roma come risponde. Ci tengo troppo, la sento come la mia seconda casa. Mi sento adottato", dice l'artista di Ronciglione. Torni a Sanremo quest'anno?
"Di canzoni nel cassetto ne ho una marea, ma non so se il tour, che è molto impegnativo, in tutti i sensi, mi permetterà di andare al festival", risponde Mengoni, che a una domanda sull'ipotesi di un ritorno alla lira dice: "Non sarebbe l'unica retrocessione che fa la nostra società . Abbiamo fatto molti passi indietro. C'é violenza, discriminazione, razzismo". Compirà 23 anni il 25 dicembre, ma non tiene "particolarmente al Natale. Ai miei compleanni non c'era mai nessuno. Ho imparato a odiarlo da piccolo, quando ero Marco Mengoni-Grinch".