Spending review: Monti annuncia vendita asset pubblici
Non ci sara' nuova manovra, sforbiciata Bondi su scorte politici
13 giugno, 23:38
di Giovanni Innamorati e Chiara Scalise
ROMA - Rimessa nel cassetto l'ipotesi di una manovra, il governo e' al lavoro per l'attuazione delle misure proposte martedi' sera dal Commissario Enrico Bondi al premier Mario Monti e agli altri membri del Comitato interministeriale per la spending review, che consentiranno di risparmiare gia' quest'anno 5 miliardi, piu' altri 8-9 nel 2013. Ma alle sforbiciate del super-Commissario il presidente del Consiglio intende affiancare misure piu' 'pesanti', a partire dalla cessione di asset pubblici. Tra i tagli chiesti da Bondi anche quelli alle scorte, che magari non porteranno grandissimi risparmi, ma sarebbero un segnale di etica pubblica. Monti ha oggi ribadito che non ci sara' alcuna manovra, dopo che questa ipotesi era stata stoppata dal vertice con ABC.
La novita' annunciata dal premier, e' piuttosto la vendita di asset pubblici: ''abbiamo predisposto dei veicoli, fondi immobiliari e mobiliari attraverso i quali convogliare in vista di cessioni, attivita' mobiliari e immobiliari del settore pubblico, prevalentemente a livello regionale e comunale''. Niente manovra, ha detto Monti, ma comunque avanti con la ''disciplina'' che si traduce nei tagli ottenuti con la spending review sulla base della relazione di Bondi. Il mandato del Commissario e' quello di fare risparmi nelle spese per l'acquisto di beni e servizi da parte della Pubblica amministrazione: il ministro Piero Giarda ha quantificato in circa 100 miliardi la spesa ''potenzialmente aggredibile''. E Bondi ha identificato risparmi per cinque miliardi, ed ha anzi aggiunto che sarebbe in grado di raggranellare di piu'.
Questa somma consentirebbe di evitare l'aumento dell'Iva a ottobre (spesa quantificata in 3,8 miliardi), di avere 200 milioni per la copertura del decreto Sviluppo e un altro miliardo per il Sisma dell'Emilia. Ma sul primo punto la decisione definitiva sara' presa nei prossimi gironi. I cinque miliardi di Bondi arrivano dalla classica razionalizzazione della spesa, e non intacca i servizi ai cittadini. Molte delle azioni possono essere effettuate per via amministrativa mentre quelle che richiedono norme di legge finiranno in un decreto da varare a fine giugno. Per l'anno in corso, quindi, ci saranno risparmi su tutti gli acquisti i cui contratti saranno stipulati da luglio in poi, mentre grossi risparmi, nel 2013, giungeranno per esempio dai tagli agli affitti di sedi i cui contratti di locazione scadono a fine anno. E qui entrano i ministeri con proprie sedi sul territorio.
Ad essi Giarda ha chiesto di portare venerdi' in Consiglio dei ministri un supplemento di informazioni sulla revisione della spesa di loro competenza. Non porteranno enormi risparmi, ma sono un pallino di Bondi, i tagli alle scorte di politici e personalita'. Su questo il Commissario ha chiesto una ''ricognizione'' per poi intervenire. Si tratta di un atto di ''etica pubblica'': parola di Bondi che a Parma si presento' a bordo di una Fiat Punto. E che ha sottolineato come, dai primi riscontri, sembra che godano di una scorta anche personalita' che non corrono alcun rischio per la propria sicurezza.