Napolitano su Ustica: ci furono intrighi internazionali
Giorno della Memoria delle vittime di terrorismo
08 maggio, 23:42Correlati

ROMA - In Italia e in Europa c'é il rischio che di fronte alla crisi economica si riaccenda la "protesta violenta, i focolai non spenti una volta per tutte, di fanatismo politico ed ideologico", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale celebrando il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo. "Specie guardando ai problemi da affrontare anche in Italia sul terreno economico e sociale, in una fase che è stata e rimane critica per tutta l'Europa - ha detto il capo dello Stato - è necessario tenere sempre alta la guardia contro il riattizzarsi di nuove possibili tentazioni di ricorso alla protesta violenta".
Napolitano ha celebrato al Quirinale il giorno della Memoria delle vittime del terrorismo ricordandole tutte con commozione e sottolineando che il terrorismo ha impoverito l'Italia oltre a sconvolgere la vita civile e politica. Il capo dello Stato inoltre ha chiesto verità e giustizia per la strage di Bologna e per quella di Ustica.
Il capo dello Stato ha detto che nella strage di Ustica oltre ad "intrecci eversivi, ci furono anche intrighi internazionali che non possiamo oggi non richiamare, insieme con opacità di comportamenti da parte di corpi dello Stato, ad inefficienze di apparati e di interventi deputati all'accertamento della verità"
Napolitano ha sollecitato il governo "a sciogliere i nodi che rendono ancora incerto e precario l'insieme dei diritti pur riconosciuti per legge a chi é sopravvissuto e ai familiari delle vittime del terrorismo". Lo ha detto raccogliendo l'appello a chiarire questo punto fatto pubblicamente da Sonia Zanotti, sopravvissuta alla strage della stazione di Bologna con ferite invalidanti. La legge è stata interpretata, ha detto la Zanotti, in modo restrittivo, è difficile ottenere il trattamento pensionistico, si rischia veder sacrificati i diritti sanciti per legge. Napolitano le ha espresso solidarietà e ha detto "siamo accanto a lei come a tutti coloro le cui vite sono state spezzate da quell'inferno del 2 agosto 1980".
Napolitano ha chiesto di "tenere sempre alta la guardia contro il riattizzarsi di nuove possibili tentazioni di ricorso alla protesta violenta, e di focolai non spenti di fanatismo politico ed ideologico". "No alla violenza - ha aggiunto - e alla rottura della legalità in qualsiasi forma: è un imperativo da non trascurare in nessun momento, in funzione della lotta che si combatte, anche con importanti successi, contro la criminalità organizzata, ma più in generale in funzione di uno sviluppo economico, politico e civile degno delle tradizioni democratiche e del ruolo dell'Italia".
Napolitano, celebrando il Giorno della Memoria, ha detto di "comprendere il tenace invocare, da parte dei parenti delle vittime della strage di Ustica, di ogni sforzo possibile, anche sul piano dei rapporti internazionali per giungere ad una veritiera ricostruzione di quel che avvenne la notte del 27 giugno 1980". Poco prima Fortuna Piricò, vedova di una di quelle vittime, aveva chiesto di "completare la verità giudiziaria che ha parlato di una guerra non dichiarata, di completarla definendo le responsabilità. Occorre - aveva sottolineato - una grande collaborazione internazionale da parte dei Paesi alleati per avere l'elenco di tutti gli aerei che erano in volo".
ALFANO, GOVERNO TUTELERA' I DIRITTI DELLE VITTIME
"Il governo è vicino alle vittime del terrorismo e farà tutto quello che è nei propri poteri perché i loro diritti siano espressi pienamente sia sotto il profilo previdenziale che nella piena applicazione della legge 206". Lo ha assicurato il ministro della Giustizia Angelino Alfano al termine della cerimonia al Quirinale per il "giorno della memoria". Insomma "il governo farà tutto ciò che è necessario perché la pienezza dei loro diritti si possa esplicare", ha aggiunto il Guardasigilli, al quale prima dell'avvio della cerimonia i familiari delle vittime del terrorismo hanno consegnato un "dossier" sulla questione. Un documento che - ha garantito il ministro- "mi metterò immediatamente a studiare per individuare i rimedi e sottoporli al governo".
ASS.PARENTI VITTIME, GRANDE CONFORTO DA NAPOLITANO
"Sono parole che ci danno grande conforto". E' il commento di Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, dopo aver ascoltato l'intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la celebrazione del Giorno della Memoria. "Mi pare abbia capito le nostre parole - ha detto - oltre ad averci sempre seguito nell'iter processuale della vicenda. Oggi abbiamo ribadito concetti fondamentali, come la necessità di un intervento più forte a livello internazionale per individuare gli autori della strage". Per Bonfietti, dopo aver ascoltato le parole di Napolitano, "forse, per i 30 anni dalla strage possiamo sperare di avere oltre alle cause anche gli autori".