Fini: politica economica sia condivisa
Stabilita' Governo non leda democrazia parlamentare
30 ottobre, 13:50
TORINO - In tema di politica economica 'Governo e Parlamento devono condividere sedi e procedure', chiede il presidente della Camera Fini. A Torino per la presentazione del rapporto 2009 su legislazione tra Stato, Regioni e Ue, Gianfranco Fini ha sottolineato come 'la giusta esigenza di dare stabilita' al Governo non puo' e non deve comportare l'abbandono del modello di democrazia parlamentare'. Fini ha evidenziato come la Finanziaria 'pesante' sia stata sostituita 'da una sorta di Finanziaria continua'.
'Rispetto a questi sviluppi - ha aggiunto - forse necessitati dal convulso evolversi, anche su scala internazionale, dei rapporti economico-finanziari, attendiamo la riforma della disciplina della contabilita' pubblica perche' la politica economica deve trovare, nelle assemblee elettive, sedi di confronto e decisione'. Secondo il presidente della Camera, anche l'attuazione del federalismo fiscale offre una preziosa possibilita' per realizzare nuovi modelli di indirizzo e controllo da parte delle assemblee rappresentative. 'Inoltre - ha detto ancora Fini - gli schemi dei decreti attuativi dovranno essere adottati previa intesa con la Conferenza unificata e dopo aver acquisito il parere di una speciale Commissione bicamerale, oltre che delle competenti Commissioni dei due rami del Parlamento'.
Il presidente della Camera ha poi parlato di unita' d'Italia, principio che ha definito 'ineludibile come tutti gli altri principi fondamentali'. 'La distribuzione delle materia a 'incastro' fra lo stato e le autonomie territoriali fa emergere l'esigenza di attuare una politica nazionale a cui tutti concorrano, senza per questo cadere in una sorta di 'relativismo' istituzionale. E' sempre piu' necessario - ha continuato Fini - seguire la logica costituzionalmente obbligata dell'unita' del paese'.