Yoani Sanchez: sequestrata come in Gomorra
E' l'autrice di 'Generacion Y', il blog più antigovernativo di Cuba
07 novembre, 18:32
L'AVANA - Yoani Sanchez ha 34 anni, vive all'Avana, è l'autrice di 'Generacion Y', il blog più antigovernativo di Cuba, una pagina sul dissenso che le ha guadagnato una serie di premi internazionali. Ieri sera voleva partecipare ad una manifestazione contro la violenza, ma è stata vittima di un "sequestro nel peggior stile della camorra" da parte di agenti della Sicurezza dello Stato, che l'hanno picchiata accusandola di essere "controrivoluzionaria". Lo ha denunciato la stessa Sanchez, parlandone a giornalisti.
Tutto è successo ieri in mezz'ora, da quando è stata costretta a salire in una macchina privata fino a quando l'hanno rilasciata gettandola fuori dalla macchina. Mezz'ora di botte e minacce, secondo la sua versione, riservate a lei e a Orlando Luis Pardo, altro blogger che, assieme alla Sanchez voleva partecipare ad una dimostrazione contro la violenza. "Mi veniva in mente Gomorra. Pensavo che non sarei uscita viva", ha raccontato all'ANSA la Sanchez pensando al libro-denuncia di Roberto Saviano.
Quando lei e Pardo stavano per arrivare alla manifestazione, convocata nel quartiere del Vedado, sono stati spinti da due persone in borghese contro una macchina privata marca Geely. Un'altra blogger, Claudia Cadelo, e un'amica che erano con i due sono state costrette a salire su un'altra macchina della polizia che le ha portate via. "Questi sono dei controrivoluzionari" dicevano, secondo il racconto della Sanchez, gli agenti per tenere lontani i passanti. La blogger a sua volta chiedeva loro senza successo di mostrare i tesserini identificativi o di esibire un'ordine di arresto. Di fronte alla resistenza dei due blogger gli agenti hanno fatto una telefonata in cui hanno chiesto a qualcuno "Cosa facciamo?". Subito dopo, ha spiegato Sanchez, sono cominciate le botte. "Mi hanno messo le gambe verso l'alto, prendendomi per la gonna e tenendomi a testa in giù per infilarmi dentro la macchina" ha detto la donna, che poi poi ha spiegato di essere riuscita strappare ad uno degli agenti un pezzo di carta che aveva in tasca e di esserselo messo in bocca.
Dentro la macchina uno le ha messo il ginocchio sul petto mentre l'altro le dava colpi sulla testa affinché lei aprisse la bocca e buttasse via il bigliettino. In quel momento lei ha stretto i testicoli a quello che la schiacciava col ginocchio. "Fino a qui sei arrivata. Non farai più cazzate", ha riferito la Sanchez di aver sentito dire mentre Pardo veniva a sua volta picchiato. L'aggressione alla blogger, che dice di aver diverse escoriazioni sul corpo, e a Pardo, che ha pubblicato sul suo blog immagini di lividi sul collo, è finita quando i due sono stati gettati fuori dall'auto. Alla manifestazione contro la violenza, durata una ventina di minuti, hanno partecipato circa 150 persone, tutti giovani, i quali hanno camminato sui marciapiedi della strada 23 esibendo cartelli in cui si leggeva "Non più violenza", ha detto all'ANSA il giovane Ivan Garcia.