Arriva salasso tra Iva, Imu, Tares ed Irpef
28 marzo, 16:17
Irpef, Iva, Imu, Tares: si prospetta un'estate 'esplosiva' per i già esanimi contribuenti. Per la Tares, la nuova tassa sui rifiuti, entro luglio prossimo, a meno di interventi dell'ultima ora, bisognerà andare in cassa. Ma non è l'unico versamento: bisognerà infatti sborsare non pochi soldi per il consueto acconto Irpef, per il primo acconto sull'Imu 2013, per chi paga in due rate. E per concludere in bellezza bisognerà fare i conti con l'aumento dell'Iva ordinaria dal 22 al 23% che colpirà moltissimi beni di largo consumo. Insomma circa 5 miliardi in più solo per gli aumenti di Iva, Tares e Imu. Imposta quest'ultima che lo scorso anno è costata complessivamente agli italiani circa 22 miliardi. Cioé: fingendo che si debba pagare solo l'Imu e gli aumenti (27 miliardi) si tratterebbe di un conto di 450 euro a testa dividendo la cifra per i circa 60 milioni di cittadini italiani, neonati e ultracentenari inclusi.
Si tratta di un "concentrato esplosivo" - dice il leader della Cgil Susanna Camusso - se si calcola anche il ridottissimo potere d'acquisto dei salari italiani. Insomma altri 'salassi' proprio mentre l'economia va a picco (il Pil 2013 scenderà secondo il Governo dell'1,3%) che rischiano di provocare il famoso 'effetto avvitamento' tanto paventato: consumi in picchiata, produzione in calo costante, economia sempre più giù e conseguente peggioramento dei conti pubblici. Una situazione di emergenza che solo una decisa azione di governo potrebbe contenere immettendo 'risorse' fresche a sostegno dell'economia reale.
Una strada potrebbe essere, ad esempio, quella di pagare l'enorme arretrato pubblico nei confronti dei fornitori o di risolvere una volta per tutte il tema degli 'esodati'. Lo Stato, oltre a risolvere il tema di chi è rimasto senza lavoro e senza pensione, deve infatti fare i conti anche con oltre 70 miliardi di debiti 'appesi'. Dagli industriali, alle piccole imprese, fino ai sindacati, gli appelli si moltiplicano e diventano sempre più accorati.