Monti cita frase di de Gasperi. 'Statista guarda a prossime generazioni'
'Un politico guarda alle prossime elezioni...'. Così il premier da Mosca su cosa prevalga tra politica e economia
23 luglio, 10:01Correlati
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"Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni". Frase di De Gasperi ma frase ad effetto quella usata da Mario Monti nel primo giorno della sua visita in Russia ed alla vigilia di un lunedì ad alto rischio per le fibrillazioni dei mercati sull'Italia.
Il premier sembra quasi volersi tirare fuori dal dibattito che in Italia prosegue sull'idea di accorciare i tempi della legislatura - aprendo la strada ad una consultazione elettorale d'autunno - per placare l'aggressività della speculazione. Già ieri palazzo Chigi aveva smentito seccamente che un Monti amareggiato pensasse ad una possibilità del genere e tantomeno all'ipotesi di una crisi pilotata per arrivare ad elezioni ad ottobre senza scossoni. E questa sera ha ostentato una calma laboriosa ai cronisti che a Mosca gli chiedevano se fosse preoccupato della riapertura dei mercati di domani mattina: "Domani abbiamo una serie di importanti contratti da firmare tra imprese italiane e russa: questa è l'economia reale", è stata la risposta del presidente del Consiglio.
"Politica ed economia devono procedere insieme", aveva ricordato Monti in un'intervista all'Itar-Tass. Ma il premier, forse pensando alle dure misure prese dal suo Governo che produrranno effetti in tempi medio-lunghi, ha subito aggiunto un invito a non guardare nessuna delle due con un'ottica a breve termine. "E' una sindrome non positiva", ha assicurato il professore. Intanto pensiamo "all'economia reale". Quindi calma e lavoro anche alla vigilia di una settimana che potrebbe essere di fuoco per il Governo. "Business as usual", spiegano da palazzo Chigi confermando la linea di basso profilo scelta dal premier. E non è un caso se questa sera a Mosca Monti ha scelto di incontrare a lungo il gotha dell'economia pubblica e privata italiana nei locali dell'ambasciata.
Ma l'impegno del premier è a 360 gradi e la missione moscovita di Monti non è di poco conto: la Russia è infatti il gigante europeo dell'area non Ue e non Euro e anche quest'anno il suo ritmo di crescita si attesta intorno al quattro per cento. Un interlocutore privilegiato per Monti che ha ereditato il patrimonio di buoni rapporti - che non vuole disperdere - costruito negli anni da Silvio Berlusconi con "l'amico" Vladimir Putin. E proprio domani Monti avrà i colloqui politici con il presidente Putin ed il primo ministro Dmitri Medvedev. Energia, infrastruttura ed accordi economici nel menù dei colloqui. Ma anche un profondo scambio di opinioni sulla crisi dell'Euro e sulle intenzioni di Mosca di adoperarsi fattivamente per aiutare i Paesi più in difficoltà.