Brunetta raccomanda: Buon Natale via e-mail
L'invito rivolto alle amministrazioni ed esteso ai colleghi di governo
15 dicembre, 19:34
ROMA - "Buon Natale auguratelo via e-mail": come aveva già fatto lo scorso anno arriva puntuale, con l'approssimarsi delle festività natalizie, la raccomandazione alle amministrazioni del titolare di Palazzo Vidoni, Renato Brunetta, perchè non sprechino la carta per i tradizionali auguri.
Invito esteso, naturalmente, anche ai colleghi alla guida degli altri ministeri. "L'uso della posta elettronica - scrive - consentirebbe di evitare il notevole aggravio di spesa e di attività che l'invio dei biglietti di auguri cartacei ogni anno comporta per ciascuna amministrazione". Insomma in uno slogan: meno carta, meno tempo e meno costi.
L'iniziativa - come raccontò lo scorso anno lo stesso ministro - nasce da un telegramma di auguri che il ministro ricevette in occasione del suo onomastico, il 12 novembre, giorno in cui si festeggia San Renato: a spedirglielo un prefetto. Gesto molto cortese, riflettè il ministro, ma con costi e perdita di tempo per la prefettura. Meglio, dunque, ricorrere alla tecnologia.
Brunetta ha più volte richiamato le amministrazioni sulla necessità di utilizzare gli strumenti di comunicazione elettronica per lo scambio di informazioni. Come per la trasmissione telematica dei certificati di malattia dei dipendenti e per l'utilizzo della Pec (la posta elettronica certificata) per la presentazione di domande di ammissione a concorsi pubblici.
"L'uso della posta elettronica - precisa Brunetta - consentirebbe infatti di evitare il notevole aggravio di spesa e di attività che l'invio dei biglietti di auguri cartacei ogni anno comporta per ciascuna amministrazione. Si ricorda, tra l'altro, che la possibilità di servirsi dello strumento di comunicazione elettronica è agevolata dalla pubblicazione, sui siti Internet di tutte le pubbliche amministrazioni, degli indirizzi di posta elettronica istituzionale e dei numeri di telefono dei dirigenti pubblici e dei segretari comunali e provinciali".