Accordo E.On-Gdf per lo sviluppo del nucleare in Italia
Siglato un memorandum of understanding per lo sviluppo del nucleare in Italia
07 giugno, 19:39
ROMA - E.On e Gaz De France-Suez hanno siglato un memorandum of understanding per lo sviluppo del nucleare in Italia. Ne dà notizia una nota congiunta. Nasce così il secondo asse per lo sviluppo dell'energia nucleare in Italia dopo quello tra Edf e Enel. Entrambi i partner, specifica la nota, sono comunque a favore di una forte cooperazione con utility locali così come con società energivore italiane. E.on e Gdf-Suez "esamineranno tutti i punti chiave relativi ai nuovi investimenti nelle centrali nucleari come la tecnologia, l'individuazione dei siti e le partnership industriali. Si impegneranno in tavoli di dialogo con le autorità nazionali e locali volti a promuovere un quadro regolatorio stabile, chiaro e prevedibile", assicurano le società. Le due società hanno già una significativa esperienza nella gestione di impianti nucleari con quote di partecipazione in 30 centrali nucleari in Germania, Belgio, Francia e Svezia. E.on ne gestisce e opera direttamente in 9 e Gdf-Suez in 7.
IL COMMENTO DI E.ON - "Il nucleare - ha commentato Klaus Schfer, amministratore delegato di E.on Italia - è una delle soluzioni per l'Italia in grado di ribilanciare il mix di generazione di energia nei prossimi 15 anni, garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli approvvigionamenti, riducendo le emissioni di CO2 e consentendo di produrre energia a costi relativamente competitivi. L'introduzione di energia nucleare, accanto allo sviluppo di fonti fossili più pulite, delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, sarà essenziale nel futuro. Se le condizioni nel mercato italiano evolveranno nella direzione auspicata, la nostra cooperazione con Gdf-Suez potrebbe contribuire nel futuro alla costituzione di un ulteriore consorzio". "L'accordo costituisce un primo passo nella nostra cooperazione per fornire un iniziale, concreto e vitale contributo alla rinascita del nucleare in Italia. - ha dichiarato Stephane Brimont, presidente e amministratore delegato di Gdf-Suez Energy Europe - Per proseguire, avremo bisogno del completamento del quadro regolatorio già ben avviato, di una forte partnership industriale aperta ad altri partner italiani e europei e di un processo competitivo per l'acquisizione dei siti nucleari disponibili".
MARCEGAGLIA, CAORSO SAREBBE SCELTA PIU' VELOCE - "E' chiaro che andare a produrre energia nucleare là dove ci sono già le centrali è certamente una scelta più veloce". Così la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha risposto a una domanda sulla possibilie non dismissione della centrale di Caorso, a margine dell'assemblea provinciale degli industriali piacentini, alla quale ha preso parte come ospite. "Bisognerà vedere nei prossimi giorni quali saranno le decisioni che verranno prese in proposito", ha aggiunto la Marcegaglia, ribadendo che "Confindustria è assolutamente a favore del ritorno del nucleare in Italia. Si tratta di individuare con attenzione i siti. Siamo tra i pochi Paesi in Europa in questa situazione, se vogliamo raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni che ci ha dato l'Europa, se vogliamo avere maggiori sicurezze energetiche non dipendendo solo dalle importazioni di gas da paesi complessi, io credo che quella nucleare sia un opzione importante. Non è l'unica, ci tengo a precisarlo, noi insistiamo anche sul risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili, sui rigassificatori, ma il nucleare è una scelta che non possiamo non fare".