Ilva: Ferrante reintegrato tra custodi giudiziari
Azienda a Tribunale Riesame, annullare ordinanze Gip
28 agosto, 19:21Correlati
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Il Tribunale del Riesame di Taranto, presieduto dal giudice Pietro Genoviva, ha reintegrato il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante tra i custodi giudiziari nell'ambito del procedimento inerente il sequestro degli impianti dell'area a caldo dello stabilimento siderurgico. Per il momento è stato depositato solo il dispositivo, mentre le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni. Ferrante era stato nominato tra i custodi giudiziari da un'altra sezione del tribunale del riesame il 7 agosto scorso, ma il gip Todisco ne aveva disposto la revoca con il decreto dell'11 agosto scorso.
AZIENDA A RIESAME, SI ANNULLINO ORDINANZE GIP - L'azienda chiede l'annullamento delle due ordinanze del gip Patrizia Todisco del 10 e 11 agosto scorsi e propone un incidente di esecuzione per far dichiarare l'incompetenza funzionale dello stesso giudice a decidere dopo che sulla questione si era pronunciato, seppur con il solo dispositivo, il 'tribunale della Liberta'' il 7 agosto. Secondo l'Ilva, il gip ha "usurpato poteri" propri del tribunale del Riesame e della procura della Repubblica. La prima ordinanza imponeva all'Ilva di fermare la produzione nei sei reparti a caldo sequestrati il 26 luglio. Con l'altra, il gip Todisco ha revocato al presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, l'incarico di custode e amministratore delle aree sotto sequestro affidatogli dai giudici del Riesame quattro giorni prima. Lo stesso Ferrante è presente all'udienza in camera di consiglio insieme ai legali dell'azienda.
VIA A ECO-INVESTIMENTI, SUBITO 146 MLN - Il Cda dell'Ilva, riunitosi oggi a Milano, ha approvato il piano di investimenti ambientali di 146 milioni di euro. Per il presidente del siderurgico, Bruno Ferrante, ciò conferma "la tempestività dell'impegno da parte della società con interventi concreti". "Alcuni interventi - spiega Ferrante in una nota - sono già in corso di attuazione, altri che riguardano l'area a caldo (sotto sequestro, ndr) verranno valutati con i custodi e avviati subito a realizzazione. Si citano in particolare i vari sistemi di monitoraggio, oggetto in parte di accordo con la Regione e con l'Arpa, il campionamento a lungo termine delle diossine, gli interventi sugli altiforni per una efficace captazione delle polveri, la barriera frangivento ai parchi minerari ed infine l'adeguamento del raffreddatore rotante dell'impianto di agglomerazione con il potenziamento del sistema di captazione e aspirazione delle polveri". "La piena collaborazione con le autorità e il dialogo costante - conclude Ferrante - sono le linee guida di Ilva per consentire di guardare al futuro con fiducia e speranza".
"Il nostro traguardo è quello di tutelare l'ambiente, tutelare la salute, ma salvaguardare anche i tanti posti di lavoro che riguardano Ilva e non soltanto Ilva", ha aggiunto Ferrante ai microfoni del Tg1. Ferrante ha quindi aggiunto che sarà "potenziata" l'attività di monitoraggio, come richiesto dai custodi giudiziari, sia riguardo "la parte esterna dello stabilimento, sia la parte interna dei singoli impianti. Dobbiamo muoverci tempestivamente e rapidamente proprio su questo fronte".