Ruby: 'Palese prostituzione ragazze ad Arcore'
Replica Pm alle eccezioni presentati dalla difesa del premier
14 giugno, 15:28Correlati
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MILANO - Per il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, che oggi ha preso la parola per il suo primo intervento nel processo sul caso Ruby per replicare alla 'raffica' di eccezioni presentate dalla difesa, ''era palese che c'erano persone che si prostituivano'' nel corso ''delle serate nella residenza del premier'' ad Arcore. Il procuratore aggiunto, rispondendo alle 16 eccezioni presentate dalla difesa, tra cui quelle di incompetenza funzionale e territoriale dei magistrati milanesi ad indagare, ha chiarito che gia' la Procura e poi il gip che ha disposto il processo hanno stabilito che la competenza spetta al Tribunale di Milano e non a quello dei Ministri. Boccassini ha poi fatto un breve ''excursus dei fatti'', spiegando che dalle intercettazioni in fase di indagine era ''emerso un contesto di prostituzione che coinvolgeva anche una minorenne'' e si parlava di ''serate a cui partecipavano persone portate da Mora, Fede e Minetti''. La difesa, ha aggiunto Boccassini, ''sostiene che la Procura di Milano ha cominciato questa indagine perche' voleva colpire Berlusconi'' ma, secondo l'accusa, invece era stato individuato ''un contesto di prostituzione''' e dalle verifiche successive si e' arrivati alla contestazioni a carico del premier. Riguardo al rilascio di
ACCERCHIAMENTO MILITARE A QUESTURA - La famosa notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, quando Ruby, secondo l'accusa, venne rilasciata in seguito alle telefonate di Silvio Berlusconi, in Questura si e' verificato ''come un attacco militare'', perche' in successione negli uffici di via Fatebenefratelli si sono presentate prima la consigliera regionale Nicole Minetti e poi la brasiliana Michelle Conceicao. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, replicando davanti ai giudici della IV sezione penale alle eccezioni presentate dalla difesa del premier. Il procuratore aggiunto ha ricordato che le indagini hanno ricostruito ''tutto il tragitto'' attraverso le celle telefoniche che ha portato Nicole Minetti in Questura quella notte ''come un attacco militare''. Negli uffici di via Fatebenefratelli, infatti, si era presentata poco dopo, come ha aggiunto Boccassini, ''anche la Conceicao che aveva saputo che la minore era in Questura''. Secondo il procuratore aggiunto, dunque, la notte in cui Ruby venne rilasciata e poi affidata alla consigliera regionale ''abbiamo avuto un accerchiamento militare e si e' diretto tutto in Questura''.
DIFESA PREMIER,RAGAZZA NON PUO'PIU'ESSERE PARTE CIVILE - Ruby ''non si puo' piu' costituire parte civile, perche' in questo processo si sono gia' costituite le parti''. E' quanto sostiene l'avvocato Filippo Dinacci, uno dei difensori del presidente del consiglio Silvio Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile nel processo con al centro la giovane marocchina. A una domanda dei cronisti, poco prima dell'inizio dell' udienza, il legale di Ruby, l'avvocato Egidio Verzini, aveva risposto ''vediamo'' sulla possibilita' che la ragazza entri nel processo come parte civile. Il legale aveva spiegato inoltre che in linea teorica ci si puo' costituire parte civile fino all' inizio del dibattimento e al momento il processo sul caso Ruby e' ancora nella fase delle questioni preliminari. Il 6 luglio prossimo la corte Costituzionale dovra' decidere se dichiarare o meno ammissibile il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sul caso Ruby sollevato dal Parlamento. Sulla possibilita' di una richiesta da parte della difesa di sospensione del processo, l'avvocato Dinacci ha risposto: ''Vediamo cosa dice la Consulta''. Il legale, inoltre, ha aggiunto che e' intenzione del premier Berlusconi ''seguire questi processi'' e sulla tempistica del processo Ruby l' avvocato ha chiarito che ''si vedra' dopo l'ordinanza dei giudici''. La IV sezione, infatti, il 18 luglio dovra' esprimersi sulle eccezioni preliminari della difesa.