Detenuto si suicida in carcere, 40 nel 2010
E' un tunisino di 43 anni che scontava una pena per detenzione di armi
06 agosto, 18:17
BRINDISI - Un detenuto di nazionalita' tunisina, di 43 anni, si e' ucciso la scorsa notte nel carcere di Brindisi impiccandosi nella sua cella. L'uomo stava scontando una condanna per detenzione di armi e sarebbe uscito nel maggio del 2012. L'uomo si e' stretto al collo una maglietta legandola alle sbarre della finestra del bagno. Il segretario nazionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Federico Pilagatti, indica in sovraffollamento e carenze di organico le condizioni di rischio.
OSSERVATORIO, DETENUTO SUICIDA A BRINDISI,40 NEL 2010 - Salgono a 40 i detenuti che dall'inizio dell'anno si sono tolti la vita nelle sovraffollate carceri italiane. Un tunisino si è impiccato la notte scorsa nella sua cella del carcere di Brindisi. Lo rende noto L'Osservatorio permanente sulle morti in carcere. L'uomo, un 43enne in carcere per una condanna per armi, che avrebbe dovuto finire di scontare a maggio del 2012, si è stretto al collo una maglietta legandola alle sbarre della finestra del bagno della sua cella. Nonostante i soccorsi da parte degli agenti della polizia penitenziaria siano stati immediati, per il tunisino non c'é stato nulla da fare. L'Osservatorio calcola 40 suicidi nel 2010 (34 impiccati, 5 asfissiati col gas e 1 sgozzato), mentre il totale dei detenuti morti nel 2010, tra suicidi, malattie e cause "da accertare" arriva a 112 (negli ultimi 10 anni i 'morti di carcere' sono stati 1.710, di cui 596 per suicidio). Con quello della notte scorsa sono già quattro i detenuti che si sono suicidati nelle carceri della Puglia.
SAPPE, RISCHI PER SOVRAFFOLLAMENTO E CARENZE - Per il segretario nazionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), Federico Pilagatti, "sovraffollamento e carenze" di organico sono, le condizioni a rischio esistenti nelle carceri italiane. Lo ha detto commentando il suicidio di un detenuto nel carcere di Brindisi. "Quello del 2010 - afferma Pilagatti - è l'anno record dei suicidi in carcere e con la morte del tunisino si è raddoppiato il già drammatico bilancio dei morti in carcere registrato nel 2009".
OSAPP,ALTRA GIORNATA TRAGICA PER GESTIONE INADEGUATA - "Ormai non sappiamo cosa e se voglia fare qualcosa la politica per le carceri, ma quel che è certo é che così non si può andare avanti". Il segretario generale dell'Osapp Leo Beneduci tira le somme dell' "ennesima giornata tragica" nelle sovraffollate carceri italiane. Una giornata, quella di ieri, trascorsa all'insegna di un altro suicidio (a Brindisi, il 40/a del 2010); di 4 agenti che hanno rischiato il soffocamento per spegnere un incendio appiccato da un detenuto nel carcere di Genova-Marassi; di agenti aggrediti da un detenuto nel tribunale di Messina e di altri due poliziotti penitenziari di un vicino istituto presi a morsi e a pugni da un detenuto che aveva tentato di dare fuoco alla cella.
"Dai suicidi al sovraffollamento alle aggressioni, sono tutti record negativi le cui cause sono da ricercare nell'inadeguata gestione politica e amministrativa del carcere", afferma Beneduci. "Sappiamo già che il capo del Dap Ionta non andrà in ferie nel mese di agosto anche a causa delle condizioni di rischio degli istituti penitenziari e conosciamo i molteplici impegni nella maggioranza di governo che coinvolgono il ministro Alfano anche nella Capitale in questo momento, ma - conclude il segretario generale dell'Osapp - appare più che altro una beffa avere un capo dell'Amministrazione e un ministro che non risultano in grado di alleviare in alcun modo i gravissimi disagi del personale e dell'utenza delle carceri".