L'Aquila, donne Terre-Mutate in prima linea
C'e' il progetto Casa delle Donne, ma una recente ordinanza fa discutere
24 novembre, 17:13
''Quando c'e' un lutto, una catastrofe, una violenza, e' la donna a ricucire. E cosi' accade anche all'Aquila nel post-terremoto, un territorio violato''. A parlare e' Simona Giannangeli, avvocato presidente del Comitato Donne Terre-Mutate, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
La Giornata di domani sara' vissuta all'Aquila con incontri e dibattiti, ma soprattutto si parlera' di un progetto in fase avanzata, quello di una Casa delle Donne che gia' sul nascere sta diventando punto di riferimento a livello nazionale, con apporti e contributi di donne da piu' parti d'Italia. Le donne sono anche in prima linea nei Comitati cittadini aquilani, nei progetti di rinascita e di ricostruzione della citta'. Diverse architette, grazie alla rete che si e' creata attorno al progetto della Casa delle Donne, stanno contribuendo anche nei progetti di ricostruzione per la citta'.
''Stiamo pero' vivendo in questi giorni - afferma l'avvocato Giannangeli - una vera e propria violenza sui corpi delle donne. Con una recente ordinanza commissariale, la 3978 dell'8 novembre 2011, sono stati dimezzati i fondi destinati ai centri antiviolenza danneggiati dal terremoto e, ennesima contraddizione, le stesse strutture vengono date in gestione alla Chiesa, in particolare alle Diocesi d'Abruzzo''.
''Vogliamo tornare a rivivere il centro - conclude infine Simona Giannangeli - e per questo abbiamo scelto anche il luogo fisico dove vogliamo far nascere la Casa delle Donne: in piazza Palazzo, il cuore della citta', dove fino a prima del terremoto sorgeva il Municipio. Anche su questo aspettiamo risposte''.