La "Torbiera del Sile" entra a far
parte del patrimonio naturale del Parco regionale fiume Sile,
grande superficie di 4.152 ettari compresa fra 11 territori
comunali delle province di Padova, Treviso e Venezia, da cui
nasce il più lungo fiume di risorgiva d'Italia
Il passaggio di proprietà è stato firmato a Vedelago
(Treviso) dal presidente del Parco, Arturo Pizzolon, con gli
eredi degli storici proprietari dell'area. L'operazione, attesa
da anni, oggi vede il compimento grazie a un progetto condiviso
e sostenuto dalla Regione Veneto.
L'area, un gioiello naturalistico di 24.000 metri quadrati -
14.000 di torbiera e 10.000 di seminativo - è situata a
Vedelago, in prossimità del Corbetta Nuovo, primo affluente del
Sile. E' un habitat di interesse comunitario con presenza di
specie rare e ad alta valenza naturalistica, che necessita di
tutela e valorizzazione.
Per Pizzolon "questa acquisizione rappresenta un momento di
grande soddisfazione per l'Ente Parco e per tutti coloro che
amano e si impegnano per la tutela del nostro patrimonio
naturale. La Torbiera del Sile è un ambiente unico, uno scrigno
di biodiversità che merita di essere preservato per le
generazioni future".
Il progetto più ampio prevede il ripristino ambientale: la
porzione di terreno a nord, attualmente adibita a seminativo
verrà trasformata in un prato stabile con essenze autoctone,
favorendo la biodiversità e la connessione ecologica con la
torbiera. Verrà poi realizzata una passerella in legno sul
Corbetta. Verrà inoltre installata una segnaletica informativa
per illustrare le caratteristiche naturalistiche dell'area e
sensibilizzare il pubblico sull'importanza della sua
conservazione.
In Italia le torbiere sono relativamente rare (circa 100.000
ettari) e si trovano soprattutto nelle valli alpine chiuse, dove
l'acqua meteorica non ha la possibilità di defluire in tempi
rapidi, e in prossimità di bacini naturali, delta fluviali e
pianure costiere depresse.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA