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La 'Torbiera' entra a far parte del Parco del fiume Sile

La 'Torbiera' entra a far parte del Parco del fiume Sile

Firmato il rogito, verrà valorizzata un'area di 24mila mq

TREVISO, 12 dicembre 2024, 11:09

Redazione ANSA

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La "Torbiera del Sile" entra a far parte del patrimonio naturale del Parco regionale fiume Sile, grande superficie di 4.152 ettari compresa fra 11 territori comunali delle province di Padova, Treviso e Venezia, da cui nasce il più lungo fiume di risorgiva d'Italia Il passaggio di proprietà è stato firmato a Vedelago (Treviso) dal presidente del Parco, Arturo Pizzolon, con gli eredi degli storici proprietari dell'area. L'operazione, attesa da anni, oggi vede il compimento grazie a un progetto condiviso e sostenuto dalla Regione Veneto.
    L'area, un gioiello naturalistico di 24.000 metri quadrati - 14.000 di torbiera e 10.000 di seminativo - è situata a Vedelago, in prossimità del Corbetta Nuovo, primo affluente del Sile. E' un habitat di interesse comunitario con presenza di specie rare e ad alta valenza naturalistica, che necessita di tutela e valorizzazione.
    Per Pizzolon "questa acquisizione rappresenta un momento di grande soddisfazione per l'Ente Parco e per tutti coloro che amano e si impegnano per la tutela del nostro patrimonio naturale. La Torbiera del Sile è un ambiente unico, uno scrigno di biodiversità che merita di essere preservato per le generazioni future".
    Il progetto più ampio prevede il ripristino ambientale: la porzione di terreno a nord, attualmente adibita a seminativo verrà trasformata in un prato stabile con essenze autoctone, favorendo la biodiversità e la connessione ecologica con la torbiera. Verrà poi realizzata una passerella in legno sul Corbetta. Verrà inoltre installata una segnaletica informativa per illustrare le caratteristiche naturalistiche dell'area e sensibilizzare il pubblico sull'importanza della sua conservazione.
    In Italia le torbiere sono relativamente rare (circa 100.000 ettari) e si trovano soprattutto nelle valli alpine chiuse, dove l'acqua meteorica non ha la possibilità di defluire in tempi rapidi, e in prossimità di bacini naturali, delta fluviali e pianure costiere depresse.
   

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