Sono 571 gli uffici postali della
regione Veneto nei quali è possibile richiedere il nuovo
servizio di richiesta e rinnovo passaporti.
Si arricchisce ulteriormente, quindi, il numero delle città
nelle quali, grazie all' accordo tra Poste Italiane e il
Ministero dell'Interno, residenti e domiciliati possono
prenotare un appuntamento in ufficio postale e presentare la
documentazione per il passaporto direttamente allo sportello. In
parallelo prosegue il servizio di estensione del servizio nei
piccoli comuni coinvolti nel progetto Polis, con il rilascio o
il rinnovo del passaporto nei comuni con meno di 15mila abitanti
della provincia. Per effettuare la richiesta basterà consegnare
all' ufficio postale del proprio comune un documento di identità
valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino
di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di
rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la
copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio
documento. L' operatore poi raccoglierà le informazioni e i dati
biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando la
documentazione alla questura competente. Il nuovo passaporto
potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa.
La novità, partita da Bologna viene quindi estesa
progressivamente a tutto il paese e in particolare ad oltre la
metà dei mille uffici postali presenti in Regione. Oltre che nei
piccoli comuni, il servizio è già disponibile negli uffici
postali dei capoluoghi: Venezia, Treviso, Verona, Belluno e
Rovigo. Il servizio di rilascio del passaporto si aggiunge agli
altri già attivi nelle sedi Polis, dove è possibile ritirare
certificati anagrafici e di stato civile, previdenziali e per le
pratiche di volontaria giurisdizione. Il progetto, finanziato
con i fondi nell'ambito del Piano nazionale per gli investimenti
complementari al Pnrr permetterà entro il 2026 a Poste Italiane
di dare un nuovo volto ai 7mila uffici postali dei piccoli
centri, di cui circa 500 in Veneto e prevede un investimento
complessivo di 1,2 miliardi di euro, finanziato per 800 milioni
con risorse del Pnrr, mentre gli altri 400 milioni sono a carico
dell'Azienda.
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