Sono già 221, di 20 famiglie
diverse, i pazienti che in un anno si sono rivolti
all'Ambulatorio Aorta creato all'ospedale di Mestre per
prevedere l'insorgenza della patologia aortica, il cosiddetta
killer silenzioso.
Si tratta di un ambulatorio unico nel suo genere, che può
anticipare la patologia e rintracciare intere famiglie con
questa predisposizione
Si trova all'interno del reparto di Cardiochirurgia
dell'ospedale all'Angelo. Alla sua porta bussano pazienti di
ogni età e da ogni parte del Veneto: è una delle pochissime
strutture di questo tipo esistenti nel Nordest.
All'interno dell'offerta assistenziale regionale, sono state
quindi già oltre 200 le persone che hanno avuto accesso alla
struttura: chi si è presentato già con una diagnosi, chi con dei
sospetti del medico curante, chi è stato invece chiamato
dall'équipe dell'aorta grazie alle indagini sul congiunto
seguito per la stessa patologia, o su quello deceduto per
sindrome aortica non nota e riscontrata a seguito di autopsia.
L'ambulatorio è in grado di prevenire queste patologie
perché riesce a trattarle prima che abbiano esito fatale. Il
merito va al monitoraggio continuo e a lungo termine, alla presa
in carico multidisciplinare del paziente, e, in molti casi - 40
fino ad ora -, anche dei suoi familiari. Per una ventina di
loro, ai quali è stata riscontrata così una patologia acuta
dell'aorta, è stato possibile anticipare l'operazione salvavita
in modalità programmata, e non intervenendo d'urgenza.
"Si può parlare di un vero e proprio centro di prevenzione
della patologia aortica, spiega il primario di Cardiochirurgia
Domenico Mangino - capace, con la diagnosi precoce di
scongiurare eventi cardiaci improvvisi e dall'esito spesso
letale, come la dissecazione aortica".
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