Sarà disposto un ulteriore esame
sui corpi di Susanna Recchia, 45 anni, e della figlioletta Mia,
4 anni il prossimo novembre, trovate morte nel Piave, a Vidor
(Treviso) dopo che la donna vi si era gettata la sera di tre
giorni fa. Il pm, Barbara Sabbatini, titolare dell'inchiesta,
nominerà nelle prossime ore il medico legale che dovrà svolgere
un'altra ispezione esterna dopo quella già fatta dal sanitario
intervenuto dopo il ritrovamento dei corpi, non riscontrando
lesioni che fanno supporre una diversa ipotesi da quella
dell'omicidio-suicidio. Il nuovo esame sarà compiuto entro un
paio di giorni e se non dovessero emergere elementi
contrastanti, verrà dato il nulla osta per la sepoltura.
Nel frattempo il Commissariato di Conegliano, dove il
compagno della donna, che viveva a Miane, aveva denunciato la
sua scomparsa l'altro ieri mattina, ha inviato alla Procura un
rapporto sulla tragedia, che è stata preceduta da una lettera di
cinque pagine indirizzate all'ex marito - dal quale ha avuto tre
figli - e al compagno, di cui si stava separando, spiegando che
stava attraversando un periodo di disagio psicologico anche per
le condizioni di salute di Mia.
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