La vice premier laburista Angela
Rayner ha chiesto alle autorità inquirenti del Regno Unito di
accelerare i tempi per i procedimenti penali contro i
responsabili del rogo della Grenfell Tower di Londra,
grattacielo di edilizia popolare ai margini del quartiere del
lusso di Kensington e Chelsea teatro oltre sette anni fa del più
grave incendio del dopoguerra in uno stabile residenziale
britannico in cui persero la vita 72 persone, inclusi due
inquilini italiani.
L'appello è arrivato dopo la pubblicazione ieri del rapporto
bomba sulla strage che poteva essere evitata come emerso dai
lavori della commissione d'inchiesta indipendente. Tante le
gravi responsabilità riscontrate, a livello di governi e
autorità locali, ma soprattutto delle imprese che produssero o
installarono i micidiali pannelli esterni combustibili. A fronte
di una previsione, fatta dalla polizia, di concludere le
indagini penali non prima del 2026, e delle forti proteste delle
famiglie delle vittime e dei superstiti, Rayner ha affermato la
necessità di "agire il più presto possibile" per arrivare alle
incriminazioni formali e all'avvio del processo.
Mentre il Daily Mail, oltre a pubblicare in prima pagina un
titolo sul grido di giustizia in arrivo dai parenti delle
vittime, come del resto fanno anche gli altri giornali spesso
proponendo le foto dei morti nel rogo, punta il dito contro i
businessman milionari che si sono arricchiti proprio coi lavori
al centro della tragedia. Ancor di più se si considera la
mancata sostituzione dei pannelli incriminati, in parte non
ancora rimossi dagli "avidi" imprenditori del settore. Anche su
questo l'esecutivo ha sottolineato la necessita di intervenire,
come nelle altre situazioni a rischio nel resto del Paese.
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