A quasi cinque secoli dalla sua realizzazione, è stato ricomposto integralmente e svelato oggi al pubblico a Venezia il soffitto che Giorgio Vasari dipinse per Palazzo Corner Spinelli. I pannelli che componevano il soffitto a cassettoni vennero dispersi a partire dalla fine del Settecento; ma negli ultimi quarant'anni lo Stato si è impegnato ad acquisirli e restituirli a Venezia. Le otto tavole, tutte raccolte alla Gallerie dell'Accademia, per la prima volta rimontate insieme, entreranno a far parte dell'allestimento permanente del museo in una sala a loro dedicata.
"E' un'opera straordinaria - ha detto nel corso dell'inaugurazione il ministro dei beni culturali Gennaro Sangiuliano - ma lo è anche il suo lungo lavoro di recupero, restauro e composizione". "E' il risultato - ha aggiunto - di una fatica durata 40 anni, che ha coinvolto il Ministero e le istituzioni veneziane, ma ancvhe cittadini e benefattori. Il privato è stato parte integrante del percorso di recupero".
Il soggetto dei cinque pannelli principali sono le Allegorie delle Virtù, con al centro la Carità, mentre Fede, Speranza, Giustizia e Pazienza occupano gli scomparti laterali. Negli angoli sono raffigurati tre Putti con tabelle, il quarto è purtroppo andato perduto. Le opere includono il Suicidio di Giuda, già nel Museo di Casa Vasari ad Arezzo, da cui è pervenuto alle Gallerie dopo che è stata riconosciuta la sua appartenenza al soffitto Corner Spinelli. L'opera è infatti un frammento tagliato dell'Allegoria della Speranza, acquistata nel 2017.
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