Il cuneo salino risalito per oltre
30 km all'interno del Po, a causa della siccità, sta mettendo in
ginocchio le coltivazioni di molluschi (soprattutto vongole) nel
Delta del Po. Alla preoccupazione dei pescatori, si unisce la
Flai Cgil di Rovigo, che con il segretario di Rovigo, Mauro
Baldi, si rivolge al presidente della Regione, Luca Zaia: "Caro
governatore, il Veneto non è solo prosecco ma anche cozze e
vongole - afferma Baldi - La Regione già nel 2019 doveva
intervenire con opere al fine di risolvere il problema della
mancanza di canali utili al ricambio, all'abbassamento delle
temperature e ad arginare l'aumento del grado di salinità che
uccide i molluschi. Siamo arrivati al 2022 ed ancora oggi tutti
i pescatori sono costretti ad operare con le medesime
problematiche, anzi, aggravate da altre questioni, pandemia e
crisi economica ed aumenti del costo energetico e del
carburante".
"Nell'emergenza attuale - sottolinea Baldi -, non si tratta
più di sperare in copiose piogge o venti favorevoli, ma in una
politica che sia d'aiuto a queste famiglie di lavoratrici e
lavoratori. In alcuni territori del Veneto, altrettanto
fondamentali per l'economia locale, vedi le colline del prosecco
di Conegliano e Valdobbiadene, la Regione Veneto ha investito
soldi ed energie, facendole diventare Patrimonio Mondiale
dell'Umanità dell'Unesco. Per il Delta non chiediamo tanto, ma
almeno d'investire, attraverso le opere necessarie, al
mantenimento dell'economia locale".
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