Un esperimento ideato e
programmato da un team di studenti del Liceo scientifico "Romano
Bruni" di Padova è stato ospitato a bordo della Stazione
spaziale (Iss), grazie alla partecipazione al progetto "Astro PI
Mission Space Lab" realizzato dall'Agenzia Spaziale Europea
(Esa) in collaborazione con la Raspberry Pi Foundation.
Gli studenti partecipanti sono Sara Mazzucato, Benedetta
Scuttari, Francesco Pellicari, Eleonora Brogio della 2/a
Tradizionale ed Elia Stellin della terza Quadriennale, guidati
dall'insegnante Andrea Ferraresso. Gli studenti hanno
partecipato a un contest internazionale che ha visto partecipare
799 gruppi da tutta l'Europa. Gli studenti dovevano ideare un
esperimento e programmare il computer "Astro Pi" al fine di
raccogliere a bordo della Iss i dati necessari per condurlo.
"Durante la pandemia, per via dei lockdown la qualità
dell'aria dovrebbe essere migliorata. La nostra ricerca - dicono
i ragazzi - vuole dimostrare la correlazione tra miglioramento
della qualità dell'aria e miglioramento della salute delle
piante. Per dimostrarlo il team userà l'indice NDVI, che riesce
a calcolare la salute delle piante. Il programma che abbiamo
inviato sulla Iss permetterà di raccogliere foto della Terra
ogni 10 secondi, e altri dati relativi alla loro
geolocalizzazione. Le foto e i dati sono ciò che l'Iss
trasmetterà all'Esa e che questa invierà a noi. Attraverso
l'analisi matematica dei colori delle foto ricevute sarà
calcolato l'indice NDVI e confrontato con quelli degli anni
precedenti. Lo combineremo con i dati relativi alla qualità
dell'aria nei corrispondenti luoghi".
A completamento dell'Astro PI Mission Space Lab, l'Esa
valuterà le relazioni ricevute e proclamerà, entro il mese di
giugno, i vincitori dell'edizione 2021/22. "Ho colto l'occasione
della sfida AstroPi dell'Esa - commenta Ferraresso - per
verificare, con soddisfazione, il grado di coinvolgimento delle
studentesse e degli studenti messi a lavorare insieme verso un
obiettivo 'alto', oltre le conoscenze nozionistiche, per
superare i problemi che dovevano via via affrontare. In un mondo
che diventa sempre più complesso, allenare i ragazzi al problem
solving interdisciplinare è una necessità di cui la scuola deve
avere un ruolo centrale".
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