E' da Venezia, dagli spazi
dell'Arsenale, che Lavazza rinnova oggi la sua storia
ultracentenaria per raccontare la sostenibilità e un percorso di
sviluppo rispettoso dell'ambiente. L'azienda italiana del caffè
lancia il suo messaggio grazie alle opere di Saype, e alla sua
visione artistica del tema della sostenibilità.
Due braccia che si uniscono, un modo per creare
simbolicamente una catena umana e sottolineare l'importanza
dello stare insieme. Lavazza e Saype si sono 'incontrati' in
occasione della 59/a Biennale Arte, dove, sotto l'hashtag
#EmbracingVenice", è stato aperto all'Arsenale "Beyond walls",
un percorso di arte positiva che presenta le opere dell'artista
franco-svizzero. Venezia fa parte delle 12 tappe finora
realizzate da Saype, con un'apertura che avviene nella giornata
mondiale della Terra.
Negli ultimi vent'anni l'impegno di Lavazza, ha sottolineato
l'azienda, è stato rivolto al rispetto del lavoro e
dell'ambiente grazie a 31 progetti che coinvolgono 130mila
coltivatori di caffè in 19 Paesi.
Curiosa la particolare tecnica pittorica di Saype, che
grazie allo studio di materiali che ogni volta si adattano al
suolo, esprime concetti effimeri in una tela particolare. È
infatti il suolo il luogo dove dipinge, adattando le tecniche e
i materiali, lo studio e la creatività, sull'erba o sulla
sabbia. Attraverso un'opera di grande impatto visivo, ma che
svanirà nel giro di pochi giorni, il gruppo Lavazza vuole
richiamare l'attenzione sulla fragilità della vita sulla terra e
le responsabilità umane nei confronti degli altri esseri
viventi. 'L'abbraccio' di Saype ha percorso il Canal Grande,
arrivando fino in bacino San Marco e venendo ospitato
all'interno dell'Arsenale.
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