(ANSA) - VENEZIA, 17 GEN - Si raffredda la curva di crescita
del Covid in Veneto. Forse la regione ha iniziato quella fase di
plateau che - dopo picchi da oltre 21.000 contagi al giorno -
potrebbe portare alla discesa. Il presidente Luca Zaia guarda la
situazione attraverso i dati degli ospedali: "questa settimana è
cruciale, di certo. Abbiamo il dato negativo di 200 persone in
terapia intensiva, ma d'altra parte ormai da una decina giorni
siamo lì intorno. È chiaro che il vaccino ha fatto il suo
lavoro". La campagna di immunizzazione è infatti il solo
elemento ad avere numeri regolari: anche ieri, domenica, sono
state praticate oltre 50.000 somministrazioni, con le terze dosi
trainanti (31.150), e un tasso di copertura con prima
inoculazione che raggiunge il 24,4% dei bambini tra 5 e 11 anni.
Il bollettino dei contagi, come ogni lunedì, è invece
influenzato dalla minor attività di tracciamento del giorno
festivo: sono 6.381 i nuovi positivi in 24 ore, trovati tuttavia
con soli 50mila tamponi, rispetto a medie di 120-140.000 te3st
al giorno. Alto invece il numero dei decessi, 28. Crescono i
ricoveri ospedalieri, 1.766 (+31) in area medica, e in terapia
intensiva, 205 (+7). Tra i nuovi contagi, ha reso noto il
governatore Zaia, anche quelli dell'assessore veneta alla
Sanità, Manuela Lanzarin, e del direttore regionale della
Sanità, Luciano Flor, positivi nonostante le tre dosi di
vaccino, ma asintomatici".
"È innegabile che da qualche giorno, tocchiamo ferro, sembra
ci sia una fase di plateau, che la curva si sia raffreddata e
appiattita, nel trend regionale e delle Ulss" ha spiegato Zaia.
A oggi possiamo dire che abbiamo 'scontato' i bagordi e le feste
di Natale; nella contabilità sanitaria il paziente che entra
adesso in ospedale non è reduce dalle festività, per questo la
curva sembra si stia raffreddando. Occorre capire se questa
settimana sia il giro di boa o preluda a scenari ancora non
'raffreddati'". In Veneto l'occupazione in area medica è del
25%, quella delle intensive al 20%, l'indice Rt è dell'1,31, e
l'incidenza di 2.400 casi su 100 mila.
Intanto arriva un'interessante ricerca svolta in Veneto per
valutare l'efficacia"sul campo" (effectiveness) della
vaccinazione anti-Covid, in rapporto alla durata della
positività, durata dell'ospedalizzazione e mortalità. Uno studio
coordinato dalla responsabile del servizio prevenzione
regionale, Francesca Russo, e da Vincenzo Baldo, responsabile
del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell'Università di Padova.
Questi alcuni dei dati di sintesi: i non vaccinati rischiano
6,25 volte di più il contagio da Covid-19 rispetto ai vaccinati,
10 volte di più di finire in ospedale e 12 volte di più di
morire. (ANSA).