(ANSA) - VENEZIA, 07 GEN - E' ancora la campagna vaccinale il
mezzo più efficace per frenare la crescita dei contagi e
soprattutto dei ricoveri in ospedale. Il Veneto rilancia su
questo fronte, riproponendo gli open day - domenica quello per i
ragazzi dai 5 agli 11 anni - e l'accesso libero agli hub
sanitari per quelle fasce di popolazione più a rischio di
ammalarsi con la nuova variante Omicron, se non immunizzati in
precedenza. Non sono pochi nella regione: si tratta di 150.000
over 50 - ha reso noto oggi il governatore Luca Zaia - che non
si sono mai vaccinati. Per loro, ha spiegato il presidente, vi
sarà modo "di prenotarsi per la somministrazione "perchè ci sono
degli slot ancora liberi, o di approfittare dell'accesso libero
già da oggi". In questo senso Zaia ha dato atto che "la
valutazione fatta dal Governo con l'ultimo decreto non è
sbagliata perchè negli ospedali il paziente tipo è un over 50.
La misura è di carattere sanitario, per mettere in sicurezza
questa fascia di età e impedire che gli ospedali collassino".
Il rientro da una giornata festiva, intanto, ha confermato
dati attesi: ovvero un crollo un crollo dei contagi, +6.846,
rispetto al dato record di 18.129. nuovi positivi del giorno
precedente. Un numero destinato a rivelarsi temporaneo, perchè
risultato di circa 40.000 tamponi fatti nel giorno festivo del 6
gennaio, rispetto ai 120-140mila soliti. Il dato più negativo è
quello dei decessi, 33 in sole 24 ore, per un numero
complessivo di 12.520 vittime. Cresce anche il dato dei soggetti
in isolamento, 155.761 (+4.547), e peggiora la situazione
clinica: nei reparti ordinari sono ricoverati 12.520 malati
Covid (+ 150), e 205 (+3) nelle terapie intensive. 151214
12.487. Anche le vaccinazioni hanno subito un fisiologico
rallentamento: 26.687 le dosi
somministrate ieri, delle quali 3.490 prime somministrazioni.
Un termometro dell'andamento del contagio del Coronavirus
l'ha dato l'azienda ospedaliera di Padova: i nuovi casi stanno
viaggiando al ritmo di +50% in più a settimana. Negli ultimi
sette giorni il 118 ha fatto 1.862 missioni di soccorso, una
media di 266 al giorno, il 22,7% delle volte i medici del pronto
intervento sono dovuti intervenire per sospette infezioni da
Covid; 2.337 sono gli accessi al pronto soccorso, 1.957 di
adulti (di cui 182 sono risultati positivi), 380 minori (di cui
43 positivi).
Si infiamma infine il dibattito sul ritorno a scuola, in
presenza o in Dad.
"L'unica novità sul fronte delle scuole è il caos". ha
commentato il presidente Luca Zaia. Il decreto del Governo, ha
ricordato, "impone delle fasi di testing che sono insostenibili.
Tutte le regioni sono a fine corsa con la fase di testing. Non
parliamo poi del contact test, cioè nel chiamare a casa i
positivi e i loro contatti. Inutile buttarla in polemica: questa
è la capacità di lavoro e oltre a quella non si va. Con 18 mila
contagiati, come quelli di ieri, si dovrebbero prevedere 18 mila
telefonate a persone che, quasi sicuramente, avrebbero riferito
una decina di nomi di contatti stretti. Sarebbero quindi 10 mila
persone da contattare in un giorno. Impossibile". "Noi - ha
concluso - dobbiamo fare l'amministrazione del possibile e per
fare ciò credo sia sempre più doveroso modificare la definizione
di 'caso.".' (ANSA).