"Lo spirito della giornata di oggi
deve essere quello che ispira la convivenza sociale per 365
giorni l'anno. La violenza, verbale o fisica che sia, è un
aspetto esecrabile dell'animo umano, che bisogna imparare a
reprimere e soffocare. La violenza sulle donne è un fenomeno
orrendo, anche perché in molti casi si scatena in ambito
famigliare o in quello di una relazione sentimentale". Lo dice
il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in occasione
del 25 novembre, Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle
Donne. "Le donne che si sentono minacciate vanno aiutate e
protette - rileva - . Chi le minaccia, o peggio le maltratta, va
perseguito senza indulgenze".
Nell'esprimere "solidarietà e vicinanza a tutte le donne e
alle loro famiglie colpite da questa piaga della società moderna
e assicuro loro" il Governatore assicura "che, almeno in Veneto,
non sono sole. Lavoriamo tutti i giorni per far affermare una
diffusa cultura del rispetto, della ragionevolezza, ma anche per
fare la nostra parte istituzionale creando servizi concreti. In
Veneto - ricorda - operano 26 Centri Antiviolenza, 37 Sportelli
e 27 Case Rifugio, delle quali 17 a indirizzo segreto".
"Nel solo 2020 abbiamo preso in carico nei Centri
Antiviolenza 3.110 donne che avevano bisogno di aiuto. In
generale, un contatto su tre viene preso in carico e l'81% delle
violenze si manifesta all'interno di relazioni della coppia, sia
in relazioni 'in corso' che 'concluse - spiega -. Numeri che
indicano la strada di un ulteriore rafforzamento dei già ampi
servizi regionali, ma anche l'assoluta necessità di prevenire,
attraverso ogni azione possibile".
Il fenomeno "come ci riportano purtroppo cronache quasi
quotidiane - prosegue Zaia - si va diffondendo in maniera
preoccupante, e si ha la sensazione che le norme di tutela delle
donne a rischio violenza non siano così incisive come sarebbe
necessario. E' una questione della quale credo debba occuparsi
al più presto il legislatore nazionale con una revisione
complessiva di quanto oggi previsto da leggi e procedure.
Bisogna fare il possibile - conclude - perché una donna in
pericolo venga difesa con forza e concretezza, appena verificata
la veridicità della denuncia, i violenti vanno perseguiti e
puniti con più durezza perché le vite spezzate o rovinate dalla
violenza di genere sono troppe ed è arrivato il momento della
tolleranza zero".
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