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A Venezia dalle Filippine un film da premio

A Venezia dalle Filippine un film da premio

Sorprendente 'On The Job Missing 8' di Erik Matti

VENEZIA, 10 settembre 2021, 16:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ON THE JOB: THE MISSING 8 del regista filippino Erik Matti è un film 'marziano' e non solo per la lunghezza (208 minuti). In concorso alla78/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, questo lavoro del tutto folle ed eterogeneo era stato già abbondantemente preceduto dalla sua fama. Allo stesso tempo gangster story, film d'inchiesta, musical, commedia spesso splatter, quest'opera sembra una spugna impregnata di tutti i generi che, specie nel finale, incanta.
    E si è capito subito che Alberto Barbera ci puntava quando nel presentarlo aveva detto: "È un film che offre il meglio di una produzione nazionale a cavallo fra cinema di genere e d'autore mescolando serie B con film cult e praticando anche la parodia dei film di supereroi e dei polizieschi. Ma questa volta è un sequel che fa un salto triplo verso la serie a, non rinunciando al suo passato e alla denuncia durissima e coraggiosa della corruzione politica che dilaga nel suo paese con spesso la complicità dei media".
    Ispirato a eventi realmente accaduti, il film - che doveva essere una serie per HBO - narra la storia di Sisoy Salas, giornalista corrotto che cerca giustizia per i suoi colleghi, e del detenuto Roman Rubio, sicario che viene regolarmente fatto uscire di prigione per compiere omicidi. Ora Sisoy è sempre stato uno strenuo difensore del governo e del popolare sindaco della città, Pedring Eusebio, una vera star del giornalismo con il suo programma radio, ma quando scompaiono i suoi colleghi del giornale locale - compresi il suo amico di vecchia data Arnel Pangan e il figlio di 12 anni - Sisoy scende in campo e diventa pericoloso per il sistema.
   

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