(ANSA) - VENEZIA, 16 LUG - Si impenna il dato dei contagi in
Veneto nell'ultima settimana, partita con 125 nuovi casi tra
domenica e lunedì e arrivata oggi a 425, con la conseguente
crescita dell'indice Rt a 1.17 registrata dal monitoraggio
settimanale dell'Istituto superiore di sanità.
Un dato che potrebbe far presagire la retrocessione a zona
gialla, almeno secondo l'indicatore elaborato dall'Alta Scuola
di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università
Cattolica, (Altems).
Ma il presidente regionale Luca Zaia ha rigettato questa
ipotesi, abbracciando invece la richiesta dei colleghi di
considerare non più l'incidenza totale dei casi sui tamponi - il
Veneto ne fa 30 mila al giorno - ma l'indice ospedaliero, che in
regione è sostanzialmente 'piatto'. I ricoverati nei reparti
ordinari oscillano intorno a 230, e quelli delle terapie
intensive rimangono sotto i 20 posti occupati.
"Noi - ha detto questa settimana in uno dei piunti stampa
sulla pandemia - non abbiamo parametri da zona gialla. Al
momento non avverto il rischio, il parametro è
l'ospedalizzazione e noi siamo a zero. Va incentivata la
campagna dei tamponi, ma va anche ritarato il parametro
dell'incidenza. Non si può invitare a 'correre' sui tamponi, e
poi multare per eccesso di velocità".
Altro fronte dell'impegno regionale è quello delle
vaccinazioni, che però ha rallentato a causa del parallelo
rallentamento delle forniture: poco più di 180 mila
somministrazioni negli ultimi sette giorni, rispetto alle oltre
284 mila del periodo precedente. Zaia ha annunciato un'ulteriore
apertura delle agende soprattutto per i giovani: "Abbiamo 276
mila posti liberi fino all'8 settembre. Sono tutte prime dosi, a
disposizione dei giovani, e di chi vuole mettersi in sicurezza
prima dell'anno scolastico. I ragazzi - ha sottolineato - sono i
più interessati dalla variante Delta, giustamente frequentano i
coetanei, gli assembramenti sono involontari. Noi diciamo loro
di mettere la mascherina, ma soprattutto adesso hanno
l'opportunità della vaccinazione".
Possibilista Zaia anche sull'utilizzo del Green pass per
l'accesso in alcuni contesti, anche se a suo parare "devono
essere iniziative valutate con serietà e soprattutto coordinate.
Serve un 'soft landing'. Nel momento in cui introduci una misura
del genere devi garantire a tutti i vaccini, e non mi sembra ci
sia questa disponibilità. E' una partita da mettere in mano al
Cts. Il dibattito sarà inevitabile a ottobre, tra vaccinati e
non vaccinati, su cui le autorità scientifiche dovranno
esprimersi. La scelta di Macron è 'estrema - ha concluso - ma il
vaccinato deve avere dei diritti". (ANSA).