Torna all'Arena di Verona, dopo
quasi10 anni di assenza, la a colossale Messa da Requiem di
Giuseppe Verdi, domenica 18 luglio alle 21.30, per un'unica
data. L'Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona
sono schierati a pieni ranghi per il concerto del capolavoro
sacro, spettacolare e umano del maestro di Busseto. Sulle
scenografie digitali trionferanno i paesaggi senza tempo del
Parchi Archeologici di Paestum e Velia e di Pompei, col
patrocinio del Ministero della Cultura. Lo spettacolo è stato
presentato oggi a Verona, in conferenza stampa, dalla
sovrintendente Cecilia Gasdia, e dal sindaco,e presidente della
Fondazione Arena, Federico Sboarina.
Dopo l'ultima esecuzione nel 2013, Fondazione Arena di
Verona ha
programmato il Requiem di Verdi in un concerto-evento per il
98/O Opera
Festival, a 120 anni dalla scomparsa del suo autore, fortemente
voluto in
aggiunta al cartellone originariamente concepito per il 2020:
sul
palcoscenico sotto le stelle più suggestivo del mondo sale il
Coro diretto
da Vito Lombardi e l'Orchestra areniana con voci di primo piano
nel panorama internazionale e col maestro Speranza Scappucci al
suo debutto nell'anfiteatro,. Concepito per commemorare
Alessandro Manzoni, il Requiem verdiano Il requim vide la luce
il 22 maggio 1874 nella chiesa milanese di San Marco, in
occasione del primo anniversario della scomparsa del grande
scrittore. I primi abbozzi del Libera me finale risalgono però a
qualche anno prima, per la precisione alla messa collettiva in
onore di Rossini, scritta con altri dodici compositori nel 1869
ma mai eseguita:
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