(ANSA) - VENEZIA, 15 GIU - I riflettori sono puntati sui
vaccini, e sui 'ricalcoli' della campagna dovuti al caos
Astrazeneca, ma sono i dati del contagio a indicare una
possibile uscita dal tunnel. Il Veneto da 3 giorni consecutivi
non registra nuovi decessi. Anche oggi il dato delle vittime è
fermo a 11.600. Pochi i nuovi casi di positività, 74 nelle
ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'epidemia di
424.708. E il miglioramento prosegue anche sul fronte
ospedaliero. I posti letto occupati da malati Covid sono
complessivamente 417 (-27), dei quali 368 (-24), nelle aree
mediche, 49 (-3) nelle terapie intensive. Sulla campagna
vaccinale, il presidente Luca Zaia si è detto fiducioso - se
resteranno confermate le forniture di dosi anti-Covid - che a
fine agosto tutti i veneti potrebbero essere vaccinati.
C'è tuttavia da mettere in conto il ricalcolo imposto dai
36.000 cittadini under 60 che hanno avuto come prima dose
Astrazeneca (in gran parte insegnanti e forze dell'ordine) e ora
sarannoi costretti al richiamo con un farmaco diverso, Rna
messaggerro, quindi Pfizer o Moderna.
Il quadro nazionale ha lo stesso problema di fronte, come ha
spiegato a Venezia Giorgio Palù, presidente di Aifa. La campagna
vaccinale, ha spiegato, andrà incontro a inevitabili ritardi, ma
potrebbe terminare, salvo disponibilità di dosi, entro la fine
di settembre. "In Italia - ha detto - sono 930mila le persone
con meno di 60 anni a cui è stato somministrato il siero
AstraZeneca e che ora dovranno ricevere una seconda dose di
vaccino a Rna messaggero. A ciò si aggiungano gli oltre 2
milioni di giovani tra i 12 e 15 anni che inizialmente non erano
inclusi nella campagna. Un ricalcolo, visti i numeri, sarà
inevitabile". E proprio sul vaccino agli adolescenti Palù ha
fatto altre importanti precisazioni. "L'Aifa - ha detto - ha
deciso di dare una valutazione sulla sicurezza dei vaccini per
gli adolescenti poco dopo la stessa decisione dell l'Ema, anche
perchè si era in una fase di diffusione del virus intermedia,
non bassa come l'attuale. Ora studi recentissimi, che stanno
arrivando da molte prestigiose università', hanno dimostrato che
gli effetti collaterali sono minimi". Sul tema del richiamo con
un vaccino diverso dalla prima dose, Palù ha ribadito che la
vaccinazione eterologa "è sicura, è conferma la sua maggiore
efficacia rispetto a quella omologa; inoltre stanno svanendo i
timori su una possibile maggior reattogenicità. Stiamo
immunizzando milioni di persone Come Aifa ci siamo espressi in
base ai dati forniti dalla scienza".
Ieri intanto sono state 42.414 le dosi di vaccino
somministrate in Veneto. Il 22% della popolazione, 1.066.269
persone, ha già completato il richiamo. (ANSA).