(ANSA) - VENEZIA, 08 MAR - Il 'solito' calo dei contagi di
inizio settimana - solo 757 casi in 24 ore, anzichè i
1.300-1.500 degli ultimi giorni - non genera illusioni nel
Veneto, ingaggiato più che mai nella lotta al Covid. Il quadro
di una crescita che non si arresta l'ha illustrato il
governatore Luca Zaia, nella consueta conferenza stampa alla
Protezione Civile. "La situazione è di preoccupazione. Abbiamo
tre province con una curva di crescita visibile: Padova, Treviso
e Verona. E questo si ripercuote sul dato regional. Non possiamo
abbassare la guardia" ha detto il presidente della Regione. Che
ha poi annunciato l'arrivo di un nuovo piano di gestione
ospedaliera.
Con direttori generali della sanità, Palazzo Balbi ha deciso
di uscire con un nuovo piano di sanità pubblica: "abbiamo il
vantaggio di avere un'infezione quasi anticiclica, adesso con un
piccolo incremento - ha spiegato il presidente - Si può
risolvere, ma abbiamo l'obbligo di pensare ai Covid hospital,
qualora fosse necessario ridurre le attività ospedaliere, per
avere team di cura nei reparti di malattie infettive, nelle
pneumologie e nelle terapie intensive".
Quanto ai numeri, il report delle ultime 24 ore parla
appunto di 757 contagi (343.267 il totale da inizio
dell'epidemia), mentre i decessi (12 fino a stamane, e altri 25
in giornata) hanno superato la quota psicologica dei 10.000.
Sono esattamente 10.003 le vittime, tra ospedali e case di
riposo.
Il Veneto intanto accelera sul piano di vaccinazione.
"AstraZeneca è arrivato - ha detto sempre Zaia -, e oggi noi
vacciniamo con questo tutte le classi di età, tranne casi
specifici. Avevamo visto giusto sul fatto che potessero essere
estesi. Cambia ancora il piano vaccinale, che finora era andato
con il freno a mano tirato. Coinvolgeremo i medici di base,
anche i mille specializzandi, per fare una 'catena di montaggio'
come fanno in Israele. Ho chiesto l'apertura tutti i giorni,
anche le domeniche, per i centri vaccinali". Per questa ragione
verrà verrà anche abbassato il magazzino di accantonamento delle
dosi di antidoto, che era stato rafforzato inizialmente per via
dello scotto del mancato arrivo delle scorte previste. "Abbiamo
deciso di mantenere l'accantonamento, riducendo per un 10% il
magazzino" ha spiegato il governatore, aggiungendo che tra oggi
e domani il Veneto chiuderà gli accordi con i medici di medicina
generale e con gli specializzandi per accelerare la campagna
vaccinale.
Zaia ha affermato che sono previste per la regione ulteriori
restrizioni alla zona arancione, e che le scuole per la fascia
0-6 anni non verranno chiuse, "tranne in casi estremi, dove ci
sia un'infezione dilagante nell'asilo o nella scuola
elementare". (ANSA).