Una Madonna che tappa il naso a
Gesù bambino per non fargli sentire la puzza dell'acqua "lurida"
in cui si trova immersa. Si presenta così "La Madonna dell'acqua
lurida", opera in legno installata oggi a Padova dallo scultore
Federico Soffiato per sensibilizzare l'opinione pubblica
sull'inquinamento del mare e dei corsi d'acqua.
La scultura a grandezza naturale, realizzata con un tronco
recuperato a Siror, in Trentino, dopo la tempesta Vaia, è stata
collocata sulle acque del fiume Bacchiglione, all'altezza
dell'Osservatorio astronomico; l'originale invece sarà esposta
al centro culturale San Gaetano di Padova nell'ambito del
"Future Vintage Festival", dal 13 al 15 settembre, per poi fare
tappa a Venezia e proseguire su tutte le acque inquinate del
mondo.
L'artista spiega che il simbolo cristiano incarnato dalla
Madonna "si trova ad essere impotente di fronte allo scempio che
l'avida speculazione del capitalismo da tempo provoca ai danni
del mare e del pianeta", e che il suo gesto "riesce ironicamente
a farci riflettere e diventa un'icona sacra per tutti coloro che
amano il mare ed il nostro pianeta".
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