Arriva in Consiglio regionale del
Veneto un progetto di legge, di iniziativa statale, che mira a
regolamentare la prostituzione, istituendo appositi 'albi' di
iscrizione per le 'lucciole', registrati nei Comuni, con
l'identità di chi pratica questa attività.
Il Pdl del consigliere Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) -
riferisce il Gazzettino - arriverà oggi all'attenzione della
commissione sanità del Consiglio, convocata nella sede di
Palazzo Ferro Fini.
La regolarizzazione prevede la possibilità di esercitare la
prostituzione anche in "forme associate", ma senza turbare "la
quiete, la sicurezza, e l'ordine pubblico". Il sesso a pagamento
non potrebbe mai essere esercitato in strada.
In base alla proposta di legge, composta di 15 articoli, le
'lucciole' sarebbero tenute al pagamento degli oneri per sanità,
previdenza e fisco, e avrebbero l'obbligo di mantenere la totale
riservatezza dell'identità dei clienti. Previsto anche un
certificato di idoneità sanitaria.
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