"Non vorrei che si dovesse
arrivare per assurdo al fatto che l'Unione Europea ci dà i
giorni ora per visitare Parigi, ora Barcellona, ora Venezia".
Aldo Reato, presidente dei bancali, l'associazione dei
gondolieri, ricorre a una provocazione per marcare il suo no al
numero chiuso per i turisti a Venezia. "E' un'ipotesi - spiega -
che non porta da nessuna parte. Su cosa si baserebbe la scelta,
sul colore degli occhi o sul numero di scarpe? La questione è
che la città lagunare, come tutte le città d'arte, deve sapersi
organizzare per ricevere l'ospite. E' un tema che riguarda i
servizi, i mezzi di trasporto. Bisogna pensare a punti d'accesso
diversi dai soli Piazzale Roma e Stazione ferroviaria". Per
Reato, la città "deve essere usufruibile da tutti, dallo
studente che gira il mondo in economia e alla persona con ampie
disponibilità economiche. La soluzione non è il numero chiuso.
Sono certo invece che se si chiedesse un euro in più per
realizzare maggiori servizi nessuno si tirerebbe indietro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA