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Ecco i primi 5 azzurri per l'Olimpiade più attesa

Non solo Luna Rossa: giorno di svolta per la vela olimpica

Responsabilità editoriale Saily.it

LA FEDERVELA INDICA I PRIMI TRE EQUIPAGGI PER LE OLIMPIADI DI TOKYO - Il Consiglio FIV in videoconferenza conferma le scelte del DT e del Presidente. Ecco i primi tre equipaggi per la vela proposti al CONI. Per il 470 maschile: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare): per l'ILCA 6 (ex Laser Radial): Silvia Zennaro (Fiamme Gialle); per il cat misto sailing Nacra 17: Ruggero Tita (Fiamme Gialle) e Caterina Marianna Banti (CC Aniene) - LE LORO PRIME PAROLE

 

La frase del giorno è quella del DT Marchesini, che ci ha abituati ultimamente a interventi lapidari: "Siamo ai piedi della montagna, guardiamo la vetta e sappiamo di essere pronti.” Non male eh? Dice tutto: il cammino fatto per arrivare, la fatica finale decisiva che resta, la consapevolezza di aver fatto tutto, e anche di avere delle carte da giocare. Non c'è ottimismo di maniera, nè politica, non abbiamo fatto ancora niente, ma nel giorno delle prime decisioni pesanti (per certi versi immaginiamo anche dolorose), il DT affida la sua visione - ai piedi della montagna - agli stessi uomini e donne, atleti e tecnici, con i quali ha fatto la strada finora. Gli riconosce, e si riconosce, di "essere pronti". 

Le scelte riguardano le tre classi anticipate ieri: sul 470 maschile G&G erano rimasti praticamente soli, dopo la riuncia di Matteo Capurro e Matteo Puppo. Ma l'obbligatorietà della scelta non tragga in inganno: per tre anni il confronto è stato vero e aperto, e per tutti questi anni Giacomo e Giulio non hanno smesso di crescere, fino a diventare, da campioni mondiali juniores, la coppia outsider d'alto bordo anche in assoluto, in grado di infastidire chiunque nella flotta sempre molto compatta del 470. La cura Zandonà ha migliorato in tanti aspetti i due ragazzi di talento. C'è un lavoro continuo fatto di dettagli tecnici e ricerca, senza scendere nei particolari, che è stato portato avanti su scafi, appendici, vele del 470, con un piglio e una costanza che - senza troppo esagerare - ricordano un team di Coppa America. Aspettando la scelta dell'equipaggio femminile, intanto buon lavoro a questo G3 della vela (Giacomo, Giulio, Gabrio). A cominciare dal Mondiale tra pochi giorni a Vilamoura in Portogallo, sicuramente inficiato dal Covid.

Sul Laser Radial, che ormai ufficialmente, definitivamente, dolorosamente, ma finalmente si chiama ILCA 6 (e il Laser Standard invece ILCA 7), il singolo femminile, la pattuglia di timoniere che ha lavorato negli ultimi anni con la squadra e sotto il coordinamento del tecnico di classe Egon Vigna, ha fatto vedere cose buone, momenti alti (il piazzamento di Aahrus con il quale Carolina Albano qualificò la nazione), bei piazzamenti internazionali, e anche complice l'età media bassa delle veliste ha puntato su una crescita generalizzata. Poi qualcuna si è un po' persa per strada, o ha cambiato classe, e alla fine di tutto ciò sono emerse la stabilità e la continuità di Silvia Zennaro. La veneziana farà la sua seconda Olimpiade, libera da emozioni e freni, se saprà divertirsi puo' far divertire.

Capitolo Nacra, il più atteso. C'erano persino dei partiti, il pubblico, i tifosi erano divisi, tra due equipaggi meravigliosi, forti, capaci di tutto, che si sono contesi prima ancora del posto olimpico i titoli mondiali... Una decisione andava presa e si sapeva che avrebbe portato come bagaglio suppletivo una rinuncia pesante. Non si lasciano a casa due campioni del mondo a cuore leggero. La scelta ha premiato Titabanti, la coppia che da inizio quadriennio ha fatto girare la testa (e non solo) a tutti i catamaranisti più forti del mondo. Ruggero e Caterina hanno trovato una incredibile soluzione al complicato problema di far andare più veloce un cat nato senza foil e diventato foiling a forza. Ci sono riusciti per le scelte di tempo, per il lavoro straordinario di squadra, per le collaborazioni tecniche significative. Quando dopo un anno si è unito al team Vittorio Bissaro con l'ex laserista Maelle Frascari, il dream team italiano è diventato un sogno. I migliori sono venuti ad allenarsi in Italia. Negli ultimissimi tempi le distanze si sono accorciate tra noi e il resto del mondo. Saranno regate tese e difficili, sulle onde di Enoshima. A farle saranno due atleti che proprio su quel campo hanno costruito la credibilità decisiva. Attenzione però. Vittomaelle non molleranno, non devono lasciare, c'è una missione di squadra da portare a termine e il loro apporto puo' essere determinante. Ci torneremo.

Buon lavoro e aspettiamo le prossime scelte per le altre tre classi qualificate: 470 femminile e i due windsurf RSX maschile e femminile. Tre scelte complicate e molto combattute, per questo rinviate di qualche settimana. Non di più.

(Federvela) La Vela azzurra ha i primi tre equipaggi per le Olimpiadi di Tokyo: li ha decisi il Consiglio Federale, riunito oggi in videoconferenza, confermando le indicazioni del Direttore Tecnico Michele Marchesini e del Presidente Francesco Ettorre. Come preannunciato ieri, queste prime scelte riguardano tre delle sei classi qualificate per i Giochi: il doppio maschile 470, il singolo femminile ILCA 6 (nuovo nome del Laser Radial), e il catamarano misto foiling Nacra 17. In tutto si tratta di cinque atleti, tre maschi e due femmine, che la FIV indica alla preparazione olimpica del CONI.

Francesco Ettorre, Presidente FIV: “Il momento delle scelte è sempre delicato e particolare nella vita di una federazione sportiva olimpica che vive seguendo i ritmi dei quadrienni. Sappiamo di vivere tutti un periodo difficile e unico, ma sono certo che sapremo superarlo e lo sport olimpico ne sarà la prova! Faccio i complimenti agli atleti scelti, ma anche agli altri e a tutti coloro che ogni giorno lavorano duramente alla preparazione della nostra squadra. Siamo un gruppo e sappiamo che si vince insieme!”

Michele Marchesini, Direttore Tecnico FIV: “E’ un momento importante ed emozionante per tutta la squadra. Siamo ai piedi della montagna, guardiamo la vetta e sappiamo di essere pronti.”

470 MASCHILE– La scelta è caduta su un equipaggio giovane ma già di grandi prospettive e ottimi risultati internazionali: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, entrambi romani della Marina Militare. Negli ultimi tre anni sono arrivati sempre nella top-10 ai campionati Mondiali (6° nel 2017, 9° 2018 e ancora 6° 2019), oltre ai piazzamenti agli Europei (10° nel 2017, 8° 2018) e il 10° alla World Cup di Enoshima, Giappone, lo stesso campo di regata delle prossime Olimpiadi.

Giacomo Ferrari: “Sono molto orgoglioso di poter rappresentare il mio Paese alle Olimpiadi, la competizione per eccellenza. Ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno creduto in noi sin dall'inizio. In particolare la nostra Forza Armata, la Marina Militare, che è sempre al nostro fianco! Da qui a Tokyo avremo cinque mesi molto intensi dove insieme al mio prodiere Giulio Calabrò, al mio allenatore Gabrio Zandonà e a tutto lo staff FIV continueremo a inseguire questo sogno a cinque cerchi.”

Giulio Calabrò: “E’ una grande gioia ricevere la notizia ufficiale, una grande soddisfazione, l’abbiamo costruita in tanti anni, ogni anno abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati per arrivare ai Giochi al massimo. Quest’anno in più ci ha dato la possibilità di crescere ancora. L’obiettivo è giocarsela, come abbiamo sempre fatto in tutte le regate nella nostra carriera. L’Olimpiade è il sogno da bambino, realizzarlo è una grande emozione.”

ILCA 6– Per il singolo femminile la scelta conferma la timoniera che è già stata olimpica a Rio 2016, la veneziana Silvia Zennaro (Fiamme Gialle). Nel quadriennio l’azzurra ha conquistato una medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo 2018, oltre all’8° posto all’Europeo 2017 e il 9° all’Europeo 2020.

Silvia Zennaro: “Sono molto contenta, ogni volta che si raggiunge un obiettivo frutto di tutto il lavoro e dei sacrifici fatti c’è grande soddisfazione. Questo non è un risultato ma un punto da cui partire, avendo già partecipato a una Olimpiade, questa volta voglio essere più focalizzata e concentrata per concludere col migliore risultato possibile. Stiamo lavorando per questo da cinque anni, quest’ultimo è stato un anno difficile con un clima di incertezza difficile da sostenere, ma mi è servito per imparare a vivere giorno per giorno, sento di essere cresciuta molto. Ora ci attende un programma intenso per arrivare al top e dare il massimo ai Giochi. Non voglio avere rimpianti e dimostrare quello che valgo.”

NACRA 17– Il catamarano misto foiling ha visto primeggiare gli equipaggi italiani per gran parte del quadriennio. La scelta tecnica federale è stata per la coppia formata dal trentino Ruggero Tita (Fiamme Gialle) e dalla romana Caterina Marianna Banti (CC Aniene). Nel quadriennio questo equipaggio ha vinto tre titoli europei (2017, 2018 e 2020), un titolo mondiale (2018), oltre ai piazzamenti di vertice sul campo di regata olimpico di Enoshima (2° in Coppa del Mondo nel 2018, 1° nel Test Event preolimpico 2019 e 3° ancora in Coppa del Mondo 2019). Ruggero e Caterina sono stati due volte nominati Velisti dell’anno FIV.

Ruggero Tita: “Sono molto contento di poter difendere i colori dell’Italia a Tokyo, ammetto che la notizia ha reso questo periodo della mia vita ancora più bello. Lo sentivo. Lo scorso anno ho dovuto scegliere tra il sogno olimpico e la Coppa America su Luna Rossa. Non è stata una scelta facile ma l'obiettivo olimpico è sempre stato una mia priorità, come è un mio sogno tornare a bordo di Luna Rossa, magari nella veste di Defender!
Fondamentale in questa lunga campagna olimpica è stata la collaborazione con Vittorio Bissaro e Maelle Frascari, un equipaggio molto forte a cui sento di dover fare i miei complimenti. In questi anni sento di essere cresciuto molto a livello tecnico: dopo le Olimpiadi di Rio avrei potuto scegliere di fare una seconda campagna con il 49er seguendo una strada più spianata oppure lanciarmi sul Nacra 17: ho voluto lanciarmi in un’avventura diversa contro quello che reputavo l’avversario più forte. 
Ringrazio la Federazione Italiana Vela, il Gruppo sportivo Fiamme Gialle che ha fatto di tutto per metterci a disposizione i migliori materiali e il nostro allenatore Ganga Bruni per essere un costante punto di riferimento. Questa convocazione non è un punto di arrivo, ma una tappa necessaria per poter riportare in Italia una medaglia nella vela che manca da Pechino 2008.”

Caterina Marianna Banti: “Sono contentissima, sono stati oltre quattro anni lunghi nei quali abbiamo dato il massimo di noi stessi. Adesso daremo ancora di più, perché l’obiettivo è fare bene e tornare da protagonisti con una medaglia! E’ di sicuro un sogno che ho inseguito, per il quale ho lavorato per tanto tempo, le sensazioni oggi sono bellissime, sono molto felice. Anche se forse non ho del tutto realizzato quanto sta accadendo, lo capirò meglio quando sarò ai Giochi.”

Responsabilità editoriale di Saily.it