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Il DT Marchesini: "step-by-step"

Vela Olimpica, il test-event giapponese

Responsabilità editoriale Saily.it

Intervista a Michele Marchesini, Direttore Tecnico della squadra olimpica della vela azzurra. La scelta di un meteorologo spagnolo tra i migliori in circolazione per capire le condizioni di Enoshima. Le selezioni e il test-event. Preoccupano i leggeri infortuni a Caterina Banti (piede) e Flavia Tartaglini (spalla)

 

Se dovessi rendere con un numero il livello generale della tua squadra alla vigilia di questo test preolimpico, a che percentuale di forma la definiresti?

L’obiettivo era arrivare qui preparati, provando anche alcune nuove soluzioni di programmazione per certi equipaggi. Da questo punto di vista siamo soddisfatti, anche se l'infortunio patito qui da Banti (piede) e soprattutto il riacutizzarsi di un problema alla spalla che sta affliggendo Tartaglini da qualche settimana mi preoccupano abbastanza.

Sei già stato varie volte a Enoshima, che idea ti sei fatto dal punto di vista di strutture, organizzazione e condizioni meteo (a terra e in acqua): che Giochi saranno per la vela?

Ogni ciclo Olimpico, ogni sede delle regate e ogni venue sono impregnate delle caratteristiche e della cultura del paese che le ospita. Il Giappone è molto complicato per gli aspetti logistici e normativi. L’organizzazione fino ad ora non sta impressionando per efficienza ma va detto che a dodici mesi dai Giochi questo non mi è mai accaduto in tanti anni e Olimpiadi di esperienza. Dopo Rio 2016 si torna con Enoshima alla venue-satellite decentrata, come era Weymouth per Londra 2012, Qingdao per Pechino 2008, Savannah per Atlanta 1996. La cosa non mi dispiace e credo che per i nostri atleti in generale possa essere un vantaggio stare ai margini della grande giostra Olimpica.

Avete fatto delle analisi meteo dei campi di regata: in estrema sintesi, e al netto della variabilità (e dei tifoni…) che tipo di campo di regata è Enoshima, e per quale caratteristica di atleti e velisti puo’ considerarsi più adatto?

Dal 2017 abbiamo ingaggiato un meteorologo per l’analisi della baia di Hayama e iniziato la raccolta di dati sia direttamente sul campo che da fonti esterne. All’inizio del quadriennio ho contattato  M. Sanchez Cuenca, uno dei migliori meteoman per la vela (ndr: "Capi” è una vecchia conoscenza del DT: hanno lavorato insieme nel Team Olimpic Spagnolo alle Olimpiadi 2008 dove Marchesini allenava l’argento Olimpico Trujillo nel Finn) e la FIV ha siglato con lui un accordo di esclusiva per le attività Olimpiche. Ci siamo mossi presto ed è stata una buona cosa, ora vediamo parecchia agitazione nel settore: i professionisti capaci, con esperienza e affidabili non sono molti. Mi risulta che anche a Cagliari abbiano deciso di seguire le nostre orme…

Per quel che riguarda le condizioni, tutti sembrano concordi sul fatto che si regaterà in regime di alta pressione pacifica, il che significa venti dai quadranti meridionali con interazioni tra brezza e sinottico. L’onda caratterizza fortemente il piano d’acqua. In caso di passaggio di un tifone, cosa da non considerare eccezionale ma parte della normalità estiva, le cose si complicano e lo scenario varia notevolmente a seconda di intensità e percorso del ciclone tropicale. Per i dati che abbiamo, le probabilità di avere condizioni cicloniche nei giorni delle regate Olimpiche sono rilevanti, non escludiamo che qualche classe ci avrà a che fare.

Come è organizzata dal punto di vista logistico la squadra a queste preolimpiche e come lo sarà tra un anno ai Giochi?

La presenza del Villaggio Olimpico satellite faciliterà notevolmente la situazione. Con il Presidente abbiamo già deciso in questo senso.

In alcune classi hai portato due equipaggi a Enoshima 2019. Quanto conterà questo test-event per le selezioni interne italiane? Potreste tornare con delle sentenze in tasca, in caso di differenze eclatanti nei risultati tra equipaggi, o le decisioni in ogni caso saranno più avanti?

Ho spinto molto per portare due equipaggi al Ready Steady Tokyo Test Event dove si fosse potuto. Per noi è importante poter valutare sul campo, e non intendo solo quello di regata ma anche tutti gli altri aspetti della trasferta, il rendimento dei vari equipaggi e in quali risultati poi si concretizza. Saranno sicuramente informazioni importanti che si uniranno a tutte le altre per la valutazione finale.

Qual è in poche parole l’obiettivo di questo test per la vela azzurra?

Preferisco procedere step by step...

Responsabilità editoriale di Saily.it